Riassunto sulla differenza tra stilnovismo e amore cortese: preparati così ai temi in classe e alle interrogazioni di letteratura italiana
Nello studio dei primi secoli della nostra tradizione letteraria, è opportuno comprendere in pieno la differenza tra stilnovismo e amore cortese. Vediamo il loro significato anche con alcuni esempi, sicuri del fatto che questo riassunto vi permetterà di fare un buon compito in classe e delle buone interrogazioni. Pariamo dal secondo: l'amor cortese è la formulazione stilizzata dell'amore di stampo medievale, in particolare legato alla tradizione provenzale: tale amore ha alcune caratteristiche fondamentali e ripetute, che vennero codificate da molti autori sia in modo teorico (come Andrea Cappellano nel De Amore) sia attraverso le opere poetiche e in prosa, che erano in qualche modo delle esemplificazioni dell'amore cortese.
Il concetto di amore cortese: i contenuti
Attorno al concetto di cortesia, oltretutto, ruota un'ulteriore intesa riflessione, che possiamo trovare per esempio nelle opere di Guido Guinizzelli. L'amore è nobilitante: chi ama possiede un cuore nobile, e tale nobiltà non è quindi legata ai possedimenti terrieri o alla purezza del lignaggio, ma al comportamento amoroso. L'amore cortese è sempre adultero: è infatti un insieme di tensione ero*ica e di passione spirituale e idealizzata. La donna è paragonata a un essere superiore, che va idolatrato; l'uomo infatti è inferiore e si riscatta solo attraverso di lei e alle sue attenzioni. L'uomo non chiede nulla in cambio del suo amore, che può anche risultare inappagato o giungere, come nel caso di Lancillotto con Ginevra, alla soddisfazione sessuale e alla gioia piena e perfetta. L'amore cortese, nel suo complesso, riprende lo schema del rapporto tra vassallo e signore del sistema feudale, esaltando le diverse posizioni sociale e la fede pura e incondizionata.
I contenuti dello stilnovismo e la differenza con l'amore cortese
Lo stilnovismo, invece, non è una concezione dell'amore o della vita, ma uno stile poetico: indica la "scuola", anche se il termine è particolarmente inesatto, sotto cui si possono racchiudere, con numerose differenze, i nomi di Dante Alighieri, Cino da Pistoia, Guido Guinezzelli, Guido Cavalcanti. Lo stilnovismo assume la concezione dell'amore cortese e lo elabora nei suoi testi, con caratteristiche specifiche nei singoli autori a cui rimandiamo nelle singole schede. È importante, quindi, capire che è difficile dare le differenze tra amore cortese e stilnovismo: lo stilnovismo assume nella sua visione l'amore cortese e, per alcuni particolari, lo trasforma. La concezione più pura è quella presentata da Guido Guinezzelli; in Cavalcanti, il sentimento dell'amore diventa devastante, quindi viene meno il sentimento della gioia che ne era invece caratteristica essenziale.
Dante, certamente, elabora la concezione in modo più complesso: nella Vita Nuova, attraverso un lungo percorso, e poi nella Commedia, arriva a comprendere che l'amore per la donna è un tramite per l'amore più perfetto, che non può che essere quello per Dio. Nell'allegoria, infatti, Beatrice rappresenta a teologia, che è mezzo e non fine del viaggio di Dante: Beatrice è una delle tre guide, ma non è la meta del viaggio dell'Aldilà. Così pure, in Dante vengono meno i riferimenti di natura sessuale, visto che l'amore cortese è ormai diventato pura tensione spirituale, movimento di nobilitazione per l'uomo.
Per quanto non sia cristallina, la differenza tra amore cortese e stilnovismo è proprio questa: occhio a ripetere bene, perché si tratta di un argomento importante di letteratura italiana.
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