Il nostro riassunto sulla letteratura oitanica in lingua d'oil: i suoi temi, i suoi scrittori e le sue forme a portata di click
Quando si parla di letteratura oitanica e lingua d'oil ci si riferisce alla produzione letteraria attestata nella Francia settentrionale dalla fine del secolo undicesimo al quattordicesimo e scritta, per l'appunto, nell'antica lingua d'oil (che insieme alla lingua d'oc e alla lingua del sì formavano, secondo il De Vulgari Eloquentia dantesco, le tre lingue naturali d'Europa contrapposte all'artificiale latino). La letteratura oitanica trovò piena espressione nella chanson de geste, genere epico e poetico universalmente riconosciuto come il primo ad aver usato consapevolmente e organicamente nelle sue attestazioni letterarie una lingua romanza. Il corpus, ovvero il canone di tutte le opere conformi alle norme estetiche prescritte dal genere, consta di un'ottantina di componimenti, tutti gravitanti attorno a temi fissi. Procediamo per gradi, al fine di rendere questo riassunto sulla letteratura oitanica in lingua d'oil semplice da leggere e facile da imparare.
I luoghi della letteratura oitanica: il contesto socio-culturale
Nell'Europa post-carolingia il ruolo del monarca andava progressivamente indebolendosi e pertanto la corte si trovava nella delicata situazione di dover ricorrere all'appoggio economico, politico e militare dei signori locali attraverso il vincolo del vassallaggio e l'inquadramento delle realtà locali nel sistema feudale. Parallelamente la Chiesa sentiva la necessità di un nuovo alleato con cui soppiantare l'ormai fragile e ricattabile trono; e fu solo dopo aver messo da parte le secolari avversioni verso gli uomini d'arme e il loro stile di vita violento e sregolato, che si concentrò nell'arduo compito di disciplinare il comportamento dei cavalieri per renderli idonei a reggere il baluardo cristiano: uomini d'onore, timorati di Dio, protettori dei bisognosi, dei poveri e nemici degli oppositori della Croce. La chanson de geste si dimostrò in tal senso una potente arma di indottrinamento ideologico nonché un'ideale, e non troppo lontana dalla norma cattolica, forma di intrattenimento.
Letteratura oitanica e lingua d'oil: i temi e le forme
Proprio allo scopo di creare un codice cavalleresco ex novo - che prendesse, cioè, le distanze dalla morale incorporata in una pericolosa letteratura classica, fondamentalmente estranea al messaggio salvifico di Cristo - i temi della letteratura oitanica furono il risultato di una selezione ferrea di argomenti edificanti. In primis, l'eterna lotta tra il bene e il male (il bene sempre incarnato dall'eroe cristiano e il male dal diabolico oppressore pagano, generalmente il temuto Saraceno, nemico giurato di Nostro Signore) con una netta separazione delle due entità che non concedesse spazio ad alcuna ambiguità , sfumatura o reciproco sconfinamento; si registrano poi, per densità di ricorrenze: la fedeltà tra compagni d'arme, la necessità di perseverare la purezza d'animo e l'onore dalle tentazioni sia esterne sia interne, l'amore di patria, le relazioni di parentela (con particolare rilievo concesso al sentimento di profonda ammirazione per il padre, che traduce il concetto latino di pietas), la difesa del dogma cristiano, degli inermi e delle donzelle in pericolo, la liberazione del Santo Sepolcro dagli infedeli, il ritrovamento del Santo Graal.
Rigorosamente esclusa dalla letteratura oitanica, invece, la materia sentimentale ed erot*ca per l'ovvio timore che tali stimoli avrebbero potuto sortire effetti opposti a quello che si proponeva la Chiesa: un cavaliere lascivo, di esaltata virilità , che avesse posto l'amore per la dama davanti all'amore per Dio era quanto di peggio si potesse desiderare per un difensore della fede. Per la stessa ragione, erano banditi motivi satirici o polemici che prendessero di mira l'ordine precostituito. Tuttavia, durante il secolo successivo si svilupperanno, all'interno di una classe equestre che ha oramai acquistato consapevolezza di sé, il romanzo cortese e il ciclo dei “vassalli ribelli”, che faranno propri rispettivamente i due temi sopraccitati; più in generale si può affermare che i mutamenti intercorsi nella società nel dodicesimo secolo porteranno ad una maggiore attenzione alla profondità psicologica dei personaggi e alla ricerca di una più genuina rappresentazione della realtà .
Le forme della letteratura oitanica: la lingua d'oil in versi
La forma assunta dalla materia epica è tradizionalmente il verso, in particolar modo l'ottonario (verso di otto sillabe) composto da due emistichi (metà ) separati da una cesura variabile. Più versi, in numero non definito ma variabile da poema a poema, formano una lassa, tenuta insieme attraverso dei tenui legami di assonanza (che col tempo si è rafforzata in rima).
Caratteristica peculiare della chanson de geste è la ripetizione di formule fisse, formule esornative, frasi fatte, epiteti (es. bella chioma, piè veloce, occhio azzurro) che ne facilitano la memorizzazione. Va infatti detto che l'ambito di fruizione dei poemi oitanici era l'oralità , con il giullare che declamava il poema con un accompagnamento musicale, e il pubblico fruitore che assiepato attorno a lui, in piazze o luoghi centrali della vita cittadina, lo ascoltava assorto.
Approfondisci: leggi i nostri temi svolti per superare i compiti in classe
Approfondisci: leggi i nostri temi svolti per superare i compiti in classe
La lingua d'oil e gli scrittori della letteratura oitanica
La letteratura oitanica trae il suo nutrimento principalmente dalla materia di Francia, ovvero la narrazione delle gesta compiute da Carlo Magno e dai suoi paladini; toccherà invece al romanzo cortese sviluppare la materia di Britannia (imprese di Artù e dei cavalieri della tavola rotonda) e di Roma. La letteratura oitanica è andata incontro a processi di ciclizzazione, ovvero raggruppamenti di più opere intorno agli stessi avvenimenti e personaggi. Fondamentali sono quattro cicli:
- Il ciclo dei re, entro il quale si annovera la più famosa Chanson de Roland, composta da circa quattromila décasyllabes e contenuta nel manoscritto di Oxford;
- Il ciclo di Guglielmo, che vede come protagonista il conte Guglielmo I d'Orange e le sue gesta eroiche. Da ricordare la Chanson de Guillaume, il Couronnement de Louis e il Charroi de Nimes;
- Il ciclo dei “vassalli ribelli”, comprendente Gormont e Isembart e Raoul de Cambrai nei quali trovano espressione i disagi e i malcontenti dei signori senza terra, nonché il loro rapporto conflittuale con il sovrano;
- Le canzoni della crociata, avente come materia la narrazione della prima e terza crociata i cui esiti segnano rispettivamente la fondazione e la caduta del Regno Latino di Gerusalemme;
- Le canzoni tardive influenzate dal gusto romanzesco, una per tutte: il Roman d'Alexandre che a disdetta del nome e dei temi trattati è, per struttura metrica, una canzone di gesta.
Bisogna infine precisare che gli autori delle canzoni di gesta sono per lo più ignoti, solitamente giullari e cantastorie dei quali non ci è pervenuto il nome, né tantomeno informazioni biografiche. Con lo sviluppo del romanzo cortese invece si è registrato un crescente riconoscimento da parte degli scrittori, di estrazione solitamente nobile, delle loro creazioni, fino alla nascita della figura autoriale (es. Chrétien de Troye).
Approfondisci: leggi i nostri approfondimenti di letteratura italiana per prepararti alle interrogazioni e ai compiti in classe
Questo riassunto dettagliato di temi, forme e scrittori della letteratura oitanica in lingua d'oil vi permetterà di superare al meglio - si spera - qualsiasi interrogazione o compito in classe.
La foto è tratta da Pixabay.com
Approfondisci: leggi i nostri approfondimenti di letteratura italiana per prepararti alle interrogazioni e ai compiti in classe
Questo riassunto dettagliato di temi, forme e scrittori della letteratura oitanica in lingua d'oil vi permetterà di superare al meglio - si spera - qualsiasi interrogazione o compito in classe.
La foto è tratta da Pixabay.com