Leggi le nostre regole di analisi logica per ripassare tutti gli argomenti più difficili: quali sono gli errori più frequenti e come bisogna evitarli?
Oggi vogliamo proporvi dieci regole d’oro per l’analisi logica, affinché tutti i nostri speciali su questo argomento di grammatica italiana possano trovare una giusta sintesi e voi possiate avere tutti gli strumenti per un ripasso generale coi fiocchi: l’intenzione, insomma, è quella di darvi dei suggerimenti-lampo per ricordarvi cosa non dovete fare e cosa dovete assolutamente fare, invece, durante i compiti in classe, le interrogazioni o i compiti a casa, al fine di non sbagliare.
E allora veniamo subito al dunque.
E allora veniamo subito al dunque.
- Individuate subito il predicato verbale: in genere, il predicato vi dice qual è il soggetto, perché quest’ultimo ne segue il genere e il numero (voi non dite, per esempio, *il gatto miagolano, ma *i gatti miagolano, così come non dite *le margherite sono belli ma *le margherite sono belle);
- Distinguete tra predicato verbale e predicato nominale: questo approfondimento vi spiega tutte le differenze. Qui vi ricordiamo solo una regola essenziale di analisi logica: dopo il verbo essere non c’è mai il complemento oggetto, ma quasi sempre un nome del predicato (es. In Quel ragazzo è un bambino viziato bambino non è oggetto ma nome del predicato, a cui è attribuito l’aggettivo viziato);
- Non confondete soggetto con complemento oggetto. Se siete bravi, saprete senz’altro, per esempio, qual è il soggetto della frase Mi piacciono i fiori: se, invece, avete avuto qualche difficoltà a rintracciarlo, questo approfondimento vi tornerà utile;
- Attenzione alle forme impersonali del verbo, per le quali non c’è, ovviamente, un soggetto. Nella frase Qui si studia, per esempio, è chiaro che non c’è alcun soggetto e che il predicato verbale è, appunto, impersonale;
- Regola di analisi logica importantissima: l’attributo non è un’apposizione;
- Fate attenzione al complemento di termine, soprattutto quando ci sono i pronomi di mezzo. Questa è una delle regole di analisi logica più importanti (il nostro approfondimento è qui): gli, le e loro significano a lui, a lei e a loro; lo, la, li (/loro) sono diversi e hanno la funzione di oggetto. Es. L’ho chiamata: qui c’è un complemento oggetto e non un complemento di termine;
- Imparate a distinguere complemento predicativo del soggetto dal complemento predicativo dell’oggetto: questo approfondimento con esempi sicuramente vi renderà tutto più chiaro;
- Occhio alle particelle pronominali, che hanno, ognuna, un valore ben preciso. Es. In Ci ho pensato ci ha valore di complemento di argomento, mentre in Ne ho comprato un po’ ne ha valore di complemento partitivo. Cercate sempre di porvi le famose domande (es. Chi? A proposito di cosa? Etc.) e tutto vi risulterà piuttosto semplice;
- Ancora regole importanti per un ripasso generale che sia davvero utile: in analisi logica una locuzione va analizzata assieme all’elemento che la segue (es. per via di questo incidente è un complemento di causa, dove per via di è una locuzione preposizionale). Ricordate, infine, che le congiunzioni introducono frasi e che quindi non possono essere complementi (es. Ho mangiato molto perché avevo fame: perché va analizzato come congiunzione subordinata causale e non come complemento di causa);
- Non impazzite con i complementi, e questa è una regola d’oro di analisi logica: non sempre a un sintagma corrisponde esattamente un solo complemento (qualche volta, per esempio, si confondono mezzo e modo, oppure causa e fine).
Le nostre regole di analisi logica sono queste e siamo sicuri che vi torneranno utili per un ripasso generale che voglia essere utile e completo: buona fortuna per i vostri compiti in classe!
La foto è tratta da Pixabay.com