Riassunto dettagliato della trama della Locandiera di Carlo Goldoni per commento completo e analisi soddisfacente del testo in vista di verifiche di vario genere
La locandiera è la commedia più famosa di Carlo Goldoni, e questo riassunto dettagliato sulla trama, in cui integreremo commento e analisi del testo sicuramente vi aiuterà a preparare compiti in classe e interrogazioni. Ma partiamo dalle basi: il successo del testo è stato ed è tuttora enorme, tanto che continua ad essere rappresentata, anche con adattamenti e revisioni di vario genere, nei teatri, sia dalle compagnie professioniste che dagli amatoriali. La commedia venne rappresentata per la prima volta nel gennaio del 1753 dalla compagnia Medebach. Colpisce la straordinaria vivacità del testo, la ricchezza delle invenzioni contenute e, probabilmente, anche le idee espresse nel testo sui rapporti tra uomo e donna, ricchi e poveri. Vi proporremo uno schema iniziale per orientarvi tra i personaggi e non fare confusione in vista di qualsiasi tipo di verifica!
Elenchiamo i personaggi principali e diamo una loro breve descrizione; altri personaggi minori sono Ortensa e Dejanira, due comiche, oltre al servitore del Cavaliere e il servitore del Conte.
Elenchiamo i personaggi principali e diamo una loro breve descrizione; altri personaggi minori sono Ortensa e Dejanira, due comiche, oltre al servitore del Cavaliere e il servitore del Conte.
I personaggi della Locandiera di Goldoni
- Mirandolina: è la padrona della locanda e la protagonista indiscussa della commedia. È una donna intelligente e scaltra, che mostra buone maniere con i propri ospiti conscia del proprio fascino, senza però cedere alle lusinghe di nessuno.
- Il cavaliere di Ripafratta: è il nuovo arrivato nella locanda; burbero e scontroso, è un rappresentate dell'aristocrazia consapevole del proprio ruolo. Inizialmente deride gli altri ospiti per i loro tentativi di conquistare la bella padrona di casa, ma poi ne rimane ammaliato e giunge a comportamenti del tutto non consoni con il suo rango sociale e con la sua posizione, addirittura violenti.
- Il marchese di Forlinpopoli: è uno dei due pretendenti di Mirandolina. Il marchese rappresenta la nobiltà decaduta, ancora convinta del proprio ruolo ma ormai povera e incapace di sostenere il proprio tenore di vita. Il Marchese, quindi, per tutta la commedia cerca di far credere di avere ancora delle possibilità economiche, quando in realtà non ha più nulla, ed è attento alle minime spese.
- Il conte di Albafiorita: anche lui è uno dei due pretendenti di Mirandolina. È un parvenu, un arricchito dell'ultima ora, e non ha quindi problemi economici; fa sfoggio della propria ricchezza in ogni occasione, e soggiorna alla locanda nella speranza di poter sposare la locandiera.
- Fabrizio: è il servitore della locanda, una sorta di tuttofare. Proviene dalla campagna e spera, attraverso il lavoro, di fare il salto di classe sociale. Anche Fabrizio è innamorato di Mirandolina, di un amore più sincero e vero; non mancano comunque, nelle sue intenzioni, anche desideri di una sistemazione economica attraverso il matrimonio con una donna più ricca.
La locandiera di Goldoni: riassunto dettagliato della trama
Ma proseguiamo con il nostro riassunto, commentando e analizzando la trama della commedia: Mirandolina possiede una locanda a Firenze, in cui, quando la scena comincia, sono ospitati due corteggiatori: il Marchese e il Conte, molto diversi tra loro. Entrambi cercano di accaparrarsi le sue attenzioni, ma sono respinti con gentilezza dalla padrona del locale. La scena comincia quando alla locanda arriva il Cavaliere, insensibile alle attenzioni di Mirandolina, che decide quindi di vendicarsi: punta nell'orgoglio, non può accettare tanta scortesia nei suoi confronti. Inizialmente, quindi, finge di concordare con lui nell'idea che le donne sono inferiori agli uomini; poi gli fa pian piano capire di essere innamorata di lui. Il Cavaliere, dopo l'iniziale fermezza, si fa via via sempre più sensibile alle sue attenzioni, e si innamora di lei. A questo punto Mirandolina svela la sua freddezza e indifferenza nei suoi confronti, causando la rabbia del Cavaliere. La scena si risolve con la decisione di Mirandolina di sposare Fabrizio, il suo fedele servitore, e di diventare in questo modo una padrona rispettabile, chiedendo tra l'altro ai due pretendenti di lasciare la locanda.Commento e analisi della Locandiera: temi, struttura e composizione
Goldoni scrisse la commedia alla fine del 1752; di sicuro nel dicembre dello stesso anno il copione era già pronto, e si andò in scena nel gennaio del 1753. Non ci devono stupire i tempi ravvicinati, tipici della scrittura di Goldoni. L'attrice che impersonava Mirandolina era Maddalena Marliani, e attorno a lei è letteralmente costruito il personaggio, secondo un'abitudine consueta dell'autore.Il Marchese e il Conte rappresentano i due aspetti della nobiltà contemporanea: l'antica nobiltà decaduta e la nuova nobiltà acquisita. La critica di Goldoni, uomo dell'Illuminismo, è ferrea in entrambi i casi: i due personaggi appaiono quindi ridicoli nei loro tentativi di essere ciò che non sono (ricco l'uno, nobile l'altro). Il Conte, in particolare, è convinto che la sua ricchezza basti a fargli avere tutto ciò che vuole, senza comprendere il significato delle buone maniere. Ad entrambi impartisce una lezione di educazione sulla nobiltà proprio il nuovo arrivato, che non ha nessuna intenzione di sottostare agli ordini e ai capricci della padrona della locanda, e desidera anzi farle capire la sua opinione, ossia che le donne sono subordinate agli uomini in quanto inferiori. Da questo punto di vista, la sconfitta del Cavaliere è la sconfitta delle idee misogine e una sicura affermazione dei nuovi principi dell'Illuminismo sulla pari dignità e sull'uguaglianza degli esseri umani.
Dal punto di vista dell'analisi sociale, è estremamente interessante anche la figura di Mirandolina. Ella rappresenta la borghesia in ascesa; Mirandolina non ha paura di giocare con il proprio ruolo, di far leva sul proprio fascino per ottenere ciò che vuole, in particolare il denaro. Non sorpassa mai il limite dell'onorabilità e del suo buon nome, tuttavia i suoi giochi sono sempre calcolati fino a dove possono giungere le sue possibilità . Proprio da questa analisi, e dalla lettura del finale, possiamo capire che il comportamento della locandiera non è esaltato, ma criticato: il gioco di Mirandolina con il Cavaliere si è spinto oltre, è diventato crudele e immotivato, tanto da costringerla ad accettare il matrimonio con Fabrizio (di cui però vuole essere protagonista, e che quindi organizza in prima persona). L'uscita di scena del Cavaliere non ci fa poi tanto ridere, perché pur essendo un personaggio negativo è comunque uno sconfitto, uno che è rimasto impigliato negli ingranaggi della messinscena di Mirandolina e ne è rimasto ferito. Come a dire: se gli si voleva insegnare qualcosa, se si voleva provare a fargli intendere le idee dell'Illuminismo, di certo non ci si è riusciti, anzi. L'azione della locandiera ha acuito ancora di più i suoi sentimenti e le sue convinzioni.
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Tutto questo ci fa capire che La locandiera non è una semplice commedia scritta per fare ridere; l'analisi della società è dettagliata e consapevole, e il consueto finale moraleggiante va letto con la consapevolezza di quello che l'autore voleva dirci.
Ora che avete a disposizione questo riassunto dettagliato sulla trama della Locandiera di Goldoni, sicuramente potrete impostare un buon commento per l'analisi dell'opera: in bocca al lupo!
La foto è tratta da Pixabay.com