Elenco completo delle principali congiunzioni coordinanti e subordinanti del latino con relativo significato per non sbagliare la traduzione durante compiti in classe e interrogazioni
In questo approfondimento vogliamo fornirvi un elenco delle principali congiunzioni coordinanti e subordinanti della lingua latina, che poi sono anche quelle nostre, in diversi casi, visto che l'italiano, in quanto lingua romanza o neolatina, ne ha ereditato strutture, lessico e parte della morfologia. Prima di arrivare al dunque, però, permetteteci una breve introduzione: le congiunzioni sono parti del discorso che congiungono (in latino CONIUNGO, "io unisco"), per l'appunto, due o più proposizioni, come dei ponti tra le frasi, o anche alcune parti del discorso.
Esempio: Mia madre ha preparato l'impasto e lo ha infornato / Marco e Luigi sono andati a scuola presto. Notate facilmente come la congiunzione "e" garantisce una giusta distinzione e coerenza tra le due proposizioni nel primo caso, le quali, senza congiunzione, creerebbero confusione. Controesempio: *Mia madre ha preparato l'impasto lo ha infornato. Nel secondo caso, invece, è evidente che la congiunzione coordinante sommi all'informazione Marco l'informazione Luigi.
Esempio: Mia madre ha preparato l'impasto e lo ha infornato / Marco e Luigi sono andati a scuola presto. Notate facilmente come la congiunzione "e" garantisce una giusta distinzione e coerenza tra le due proposizioni nel primo caso, le quali, senza congiunzione, creerebbero confusione. Controesempio: *Mia madre ha preparato l'impasto lo ha infornato. Nel secondo caso, invece, è evidente che la congiunzione coordinante sommi all'informazione Marco l'informazione Luigi.
Leggendo questo approfondimento sulle congiunzioni coordinanti e subordinanti, comunque, fugherete tutti i vostri dubbi e capirete qual è la differenza fra i due gruppi: presupposto essenziale, ovviamente, per poter capire senza difficoltà tutto l'argomento, ancor prima di iniziare a tradurre versioni e frasi dal latino all'italiano (o viceversa).
Tipi di coordinazione ed elenco delle congiunzioni coordinanti
La coordinazione, come avrete letto, consiste nel collegare due o più proposizioni che sono dello stesso tipo, cioè sullo stesso livello, e funzionano anche l'una senza l'altra: così ci insegnano, almeno, anche se in sede teorica i problemi aperti sono molti e spinosi (in linea di massima, comunque, il concetto dovrebbe essere chiaro).
La coordinazione può avvenire per asindeto (senza congiunzioni coordinanti, con l'aiuto di segni di punteggiatura come la virgola) o per polisindeto (con l'utilizzo di congiunzioni). Vediamo degli esempi:
La coordinazione può avvenire per asindeto (senza congiunzioni coordinanti, con l'aiuto di segni di punteggiatura come la virgola) o per polisindeto (con l'utilizzo di congiunzioni). Vediamo degli esempi:
- Coordinazione per asindeto: "Veni,vidi,vici (Sono giunto, ho visto, ho vinto)", cit. Cesare. Possiamo notare che le tre proposizioni, costituite in questo caso dai soli predicati verbali, sono correlate tra loro grazie alle virgole. Prese singolarmente, le tre preposizioni hanno senso compiuto anche senza le altre. Ecco dunque una coordinazione, quindi tre proposizioni coordinate.
- Coordinazione per polisindeto: "Hic dies imperium constituet aut finiet (Questo giorno consoliderà oppure porrà fine ad un impero)", cit. Curzio Rufo. Possiamo osservare che le due proposizioni ("Hic dies imperium costituet" / "finiet") sono correlate da una congiunzione coordinante disgiuntiva, e che prese singolarmente hanno comunque senso compiuto ("Questo giorno un impero si consoliderà " / (esso) "finirà "). Insomma, siamo di nuovo di fronte a proposizioni coordinate, però legate fra loro tramite congiunzione.
Elenco delle congiunzioni coordinanti latine
Vediamo, ora, l'elenco delle congiunzioni latine, partendo da quelle coordinanti:- Avversative: Sed, At, Atqui ("Ma"), Tamen ("Tuttavia"), Ceterum ("Del resto");
- Conclusive: Ergo, Igitur ("Dunque, quindi"), Proinde ("Pertanto"), Quare ("Perciò");
- Correlative: Et... et ("E... e"), Non solum... sed (etiam) ("Non solo... ma anche"), Cum... tum ("Sia...sia"), Nec... nec/ neque... neque ("Né... né"), Nunc...nunc ("Ora... ora");
- Correttive: Quamquam ("Sebbene"), Immo ("Al contrario");
- Copulative: Et, Atque, -que (enclitica), Ac ("E"), Etiam ("Anche"), Nec, Neque ("e non"), Ne... quidem ("Nemmeno");
- Disgiuntive: Aut (forte contrapposizione), Vel (debole contrapposizione, come tra due alternative) ("Oppure");
- Dichiarative: Nam, Namque, Enim, Etenim ("Infatti");
- Limitative: Quidem, equidem ("Certamente, almeno, in verità ").
Non è finita qui, però, poiché pure le congiunzioni subordinanti sono delle parole grammaticali indispensabili da conoscere. Partiamo dalle fondamenta.
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Tipi di subordinazione ed elenco delle congiunzioni subordinanti
La subordinazione, come forse saprete, consiste nell'unione di due o più proposizioni aventi funzioni diverse; "subordinare" significa "disporre al di sotto, in dipendenza di", proprio perché le frasi sono legate tra loro in modo che siano dipendenti da una frase principale (proposizione reggente). Questo collegamento tra proposizioni avviene tramite l'utilizzo delle congiunzioni subordinanti. Il concetto vi sembrerà molto più chiaro consultando questo nostro approfondimento sulle frasi subordinate e la loro tipologia. Veniamo ora alle subordinate (e subordinanti) latine.
Vi sono tre tipi di subordinazione, corrispondenti a:
- Subordinate sostantive (o complementari dirette), che, all'interno del periodo, fungono da soggetto o complemento oggetto, rispetto al predicato della proposizione reggente. A questo gruppo appartengono: le interrogative indirette, le proposizioni introdotte dal quod dichiarativo, da ut (e ut non, ne), da quin e quominus, le proposizioni rette dai verba timendi (come TIMERE "aver paura di"), le infinitive oggettive e soggettive.Esempio: Incredibile est quanta multitudo fuerit Syracusis. (Cicerone) 'È incredibile quanta folla ci fosse a Siracusa'. La frase evidenziata è la subordinata sostantiva rispetto alla principale (Incredibile est); più precisamente, svolge la funzione di soggetto, in quanto nella reggente il costrutto verbale ha valore impersonale (e dunque c'è bisogno di un soggetto): in questo approfondimento su oggettive e soggettive troverete la risposta a tutti i vostri dubbi.
- Subordinate avverbiali ( o complementari indirette), che, all'interno del periodo, fungono da complementi indiretti (di causa, di tempo, di fine etc.). A questo gruppo appartengono: subordinate avversative, causali, concessive, condizionali (periodo ipotetico), comparative, consecutive, eccettuative, finali, limitative, modali e temporali.Esempio: Miserum te iudico, quod numquam miser fuisti. (Seneca) 'Ti reputo infelice perché non sei mai stato tale'. La frase evidenziata è la subordinata avverbiale, rispetto alla principale (Miserum te iudico); più precisamente, è una causale con funzione complementare (Ti reputo infelice per quale motivo? Perché non sei mai stato tale).
- Subordinate attributive (o aggettive), che, all'interno del periodo, fungono da attributo o apposizione; a questo gruppo appartengono solamente le subordinate relative.Esempio: Socrates exsecrari eum solebat, qui primus utilitatem ab iure seiunxisset. (Cicerone) 'Socrate era solito maledire un tale, che, per primo, aveva disgiunto l'utilità dalla legge'. La frase evidenziata è la subordinata attributiva, rispetto alla principale (Socrates exsecrari eum solebat); più precisamente, è una relativa propria, che svolge funzione di attributo dell'oggetto espresso nella reggente, conferendogli una caratteristica per specificarlo (Socrate malediceva un tale ma quale tale? Colui che aveva disgiunto l'utilità dalla legge).
Elenco delle congiunzioni subordinanti latine
Andiamo ora ad elencare tutte le congiunzioni subordinanti della lingua latina; sono categorizzate in base alle proposizioni subordinate che introducono:
- Causali: Quod/quia/quoniam ("perché, dato che"), quando/qundoquidem ("dal momento che"), cum ("poiché"), siquidem ("se è vero che"), quippe cum/ utpote cum ("giacché"):
- Comparative: Ut / sicut / velut / tamquam ("come, così come, siccome"), quasi / proinde ("come se"), ut si / velut si / proinde ac si ("come se");
- Concessive: Quamquam / quamvis / licet / ut / cum ("sebbene, benché"), etsi/ tametsi/ etiamsi ("anche se");
- Condizionali: Si ("se"), ni/ nisi/ si non ("se non"), nisi forte/ nisi vero ("a meno che"), dummodo ("purché"), dummodo ne/ dum ne ("purché non");
- Consecutive: Ut/ ut non ("così che/ così che non");
- Finali: Ut / quo ("affinché, perché, al fine di"), ne ("affinché non"), neu / neve ("e affinché non");
- Temporali: Cum ("quando"), dum/ quoad/ donec ("finché, mentre"), ubi/ ubi primum/ ut/ ut primum/ simul ("non appena che"), antequam/ postquam ("prima che/ dopo che");
Saper riconoscere i vari tipi di congiunzioni coordinanti e subordinanti del latino sarà molto utile per la scomposizione del periodo e per una traduzione più precisa del testo, durante compiti in classe ed interrogazioni. Tenendo presente questo elenco con parole e relativi significati, sicuramente tutto vi risulterà - si spera - molto più semplice. Per ogni domanda, ovviamente, contattateci su Facebook o scriveteci nella sezione Commenti.
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