Il nostro tema svolto sull'estate trascorsa vi permetterà di soffermarvi non solo sulla descrizione della vostra estate ma anche su ciò che questa stagione rappresenta per voi. Il compito è pensato per scuole medie e superiori e può essere adattato a varie tracce
Un tema sull’estate trascorsa è senz’altro uno di quelli che vi serve non appena iniziate la scuola soprattutto se siete studenti delle scuole medie. Nessuno vieta all’insegnante di proporre un tema del genere anche alle scuole superiori ma immaginerete sicuramente che gli obiettivi sono totalmente diversi: si presuppone infatti che uno studente della scuola media abbia una maturità e delle competenze diverse rispetto a quelle di uno studente più adulto per non parlare del fatto che avrà fatto sicuramente più esperienze e le avrà interiorizzate con meno ingenuità. Ciò non toglie ovviamente che un piccolo allievo possa essere più sensibile di uno più cresciuto. Ma veniamo al dunque.
In questo approfondimento non solo vi daremo dei consigli per svolgere qualsiasi traccia di questo tipo ma vi proporremo anche un tema svolto sull’estate trascorsa invitandovi però non a copiarla semplicemente ma a riflettere su com’è stata svolta e a capire di conseguenza come fare un tema tutto senza copiare: abbiamo visto che iniziare un tema non è difficile e vi abbiamo dato anche parecchi consigli su come scriverlo e quali errori evitare. Insomma avete tutti gli strumenti per poter evitare di copiare senza capire cosa state facendo e comunicando all'insegnante.
Partiamo dai soliti ma importati consigli. Pensate alle parole chiave che caratterizzano la vostra estate e scrivetele su di un foglio: mare, montagna, amici, corse, ritardi, sole, pioggia e chi più ne ha più ne metta. Sono le vostre parole e attorno a questi argomenti deve ruotare il vostro tema: ecco perché è importantissimo che vi fermiate a riflettere e a ricordare come avete trascorso l’estate per avere il maggior numero di spunti.
Partiamo dai soliti ma importati consigli. Pensate alle parole chiave che caratterizzano la vostra estate e scrivetele su di un foglio: mare, montagna, amici, corse, ritardi, sole, pioggia e chi più ne ha più ne metta. Sono le vostre parole e attorno a questi argomenti deve ruotare il vostro tema: ecco perché è importantissimo che vi fermiate a riflettere e a ricordare come avete trascorso l’estate per avere il maggior numero di spunti.
L'importanza della scaletta e l'inizio: esempi di tema sull'estate
Fate ora una scaletta per il vostro tema sull’estate: se non sapete come partire ricordatevi di riprendere la traccia poiché è in questa che in genere si trovano i punti di partenza di un elaborato (e comunque dovrete attenervi ad essa per evitare di scrivere cose che non c’entrano niente e avere un'insufficienza rispetto ai contenuti che proporrete).
Partiamo da questa traccia: “Cosa rimane dell’estate trascorsa al mare, in montagna o in città coi vostri affetti? L’estate è solo la stagione del mare o anche qualcosa di più?”. Si tratta di un punto di partenza molto interessante poiché vi permette di scrivere quello che volete, ovviamente cercando di dare una risposta all’interrogativo principale: cos’è questo qualcosa di più per me? Cosa c’è stato nella mia estate oltre al mare o la montagna? Tutte domande a cui risponderete dopo.
Adesso invece interrogatevi su come iniziare il tema sull’estate che avete trascorso. Un buon inizio potrebbe essere questo: “L’estate che porterò dentro di me non è quella dei tuffi o delle passeggiate in riva al mare, delle partite di calcetto e delle uscite serali: c’è qualcosa di più in questa stagione che libera dalle angosce e dai ritmi di tutti i giorni e fa scoprire e vedere cose a cui prima non avrei mai fatto caso. L’estate è speciale un po’ per tutti, credo”. L’inizio centra la traccia e vi permette di continuare come meglio credete: vi lascia liberi insomma.
Trovato l’inizio, non vi resta che capire come strutturare la scaletta: in questo caso, una volta introdotto il discorso sull’estate, potreste parlare brevemente di ciò che avete fatto, soprattutto se avete visitato nuove località, e dire cosa vi è rimasto di queste visite, che vi avranno permesso non solo di conoscere nuovi posti ma anche nuove persone. Dovete mettere insomma in moto il cervello e prendere tutto ciò che vi ha permesso di rendere speciale la vostra estate: ricordate ovviamente che anche i piccoli particolari possono permettervi di fare un tema. Magari non siete andati da nessuna parte e siete rimasti a casa e avete poltrito tutto il tempo; bene: questo vi permetterà di approfondire il concetto di libertà, cura di sé stessi e rispetto del tempo libero, no? Non date per scontato nulla.
Ultima osservazione, però sulla fine del tema sull’estate trascorsa, prima di proporvi la nostra traccia: come ogni tema che si rispetti il finale deve rappresentare una sorta di sintesi, magari con chiusura a effetto, delle cose che avete scritto. Sembra scontato ma non lo è affatto ed è importantissimo poiché inizio e fine di un elaborato sono parti fondamentali di un discorso: è come quando preparate un bel pranzo per degli ospiti e invece di accompagnarli alla porta a fine tavolata li fate avviare da soli magari aspettando che la porta si chiuda da sola. No, non va bene.
Trovato l’inizio, non vi resta che capire come strutturare la scaletta: in questo caso, una volta introdotto il discorso sull’estate, potreste parlare brevemente di ciò che avete fatto, soprattutto se avete visitato nuove località, e dire cosa vi è rimasto di queste visite, che vi avranno permesso non solo di conoscere nuovi posti ma anche nuove persone. Dovete mettere insomma in moto il cervello e prendere tutto ciò che vi ha permesso di rendere speciale la vostra estate: ricordate ovviamente che anche i piccoli particolari possono permettervi di fare un tema. Magari non siete andati da nessuna parte e siete rimasti a casa e avete poltrito tutto il tempo; bene: questo vi permetterà di approfondire il concetto di libertà, cura di sé stessi e rispetto del tempo libero, no? Non date per scontato nulla.
Ultima osservazione, però sulla fine del tema sull’estate trascorsa, prima di proporvi la nostra traccia: come ogni tema che si rispetti il finale deve rappresentare una sorta di sintesi, magari con chiusura a effetto, delle cose che avete scritto. Sembra scontato ma non lo è affatto ed è importantissimo poiché inizio e fine di un elaborato sono parti fondamentali di un discorso: è come quando preparate un bel pranzo per degli ospiti e invece di accompagnarli alla porta a fine tavolata li fate avviare da soli magari aspettando che la porta si chiuda da sola. No, non va bene.
Tema svolto sull'estate trascorsa per scuola media e biennio delle superiori
Veniamo ora al tema partendo da questa traccia scritta, che richiamerà quella precedente:
Nessuna estate è uguale alle altre e ogni estate porta con sé incontri, emozioni e stati d'animo forse contrastanti: ogni estate però non è solo mare, montagna o città ma è qualcosa di più perché è grazie all’estate che abbiamo tempo per essere davvero noi stessi.
Questa traccia è stata pensata per la scuola media e il biennio delle scuole superiori: dovrebbe potersi adattare a buona parte delle tracce che vi potrebbero dare, perché se vi chiederanno di descrivere la vostra estate farete senz’altro bella figura nel descriverla e nell’inserire appunto queste riflessioni; se vi chiederanno qualcosa di più (incontri particolari, nuovi legami etc.) avrete già l’elaborato pronto. È ovvio però che questo tema svolto sull’estate trascorsa non va copiato per intero senza aver letto prima la traccia. Veniamo al dunque.
Da piccolo aspettavo l’estate per non fare i compiti e per tuffarmi in acqua ogni giorno, andare al mare con mio padre e mia madre e fare castelli di sabbia sempre più grandi e belli: non avevo preoccupazioni se non quella di cercare amici per fare il bagno assieme. Ma non mi interessava molto, in fin dei conti: la mia estate era bella così come mi era stata donata e io me la vivevo con semplicità come qualsiasi bimbo.
Le mie ultime estati invece mi hanno regalato qualcosa di più: non solo quando ho lasciato la città per andare altrove e conoscere posti nuovi ma anche e soprattutto quando, tornato qui, ho potuto vivere la mia città con occhi diversi, senza le preoccupazioni dell’interrogazione del giorno dopo e dei tanti compiti a casa. Delle ovvie abitudini mi avevano lentamente sottratto la mia città e la nuova stagione invece me l’ha pian piano riconsegnata col suo verde, il suo traffico e i suoi piccoli e grandi palazzi, con la sua gente.
Forse l’estate è speciale proprio per questo: ci riscopriamo tutti un po’ più vivi, un po’ più liberi; riusciamo a passeggiare con tranquillità e a scambiare qualche chiacchiera senza aver timore di far tardi a scuola, perché nonostante i compiti assegnati per le vacanze è chiusa e non ci impone i suoi ritmi. Mio padre e mia madre si sono liberati dal lavoro e anche se per pochi giorni abbiamo potuto vivere tranquillamente le giornate più o meno calde dei mesi appena trascorsi. Forse l’estate ci ricorda che esistiamo qui e ora e che la frenesia che scandisce giorno dopo giorno le nostre vite cariche di impegni ma anche ricche di traguardi e soddisfazioni ci sottrae tempo: è come se insomma questa stagione ci costringesse con la sua tranquillità a vivere davvero.
Ecco perché forse ho vissuto più la mia estate quando sono stato qui a casa che non quando ero fuori città: lì ho potuto conoscere nuova gente, fare nuove amicizie e ovviamente nuove scoperte. Anche questo è il bello della stagione: a prescindere da dove tu vada, che sia al mare o in montagna, nella città più vicina alla tua o nel Paese più lontano, quel breve o lungo viaggio ti lascia qualcosa dentro, perché tutti quelli che hai incontrato e tutto ciò che hai fatto durante il viaggio e alla meta, dalla semplice chiacchierata che ti avvicina a nuovi e vecchi amici al tuffo in acqua dagli scogli che ti fa capire che anche tu puoi superare i tuoi limiti e fare qualcosa di più difficile e meno ordinario. Dopo un’estate ci si sente tutti più grandi e tutti più pronti. Ma non credo che l’emozione della partenza sia maggiore di quella dell'arrivo.
Dopo aver viaggiato infatti il ritorno è sempre magnifico: ho potuto rifrequentare assiduamente i miei amici di sempre, abbiamo organizzato qualche serata divertente assieme e abbiamo potuto conoscere meglio gente nuova. Il tempo sottrattoci dalle abitudini del resto dell’anno ci è stato riconsegnato, o meglio: ce lo siamo ripreso e lo abbiamo sfruttato, lo abbiamo vissuto davvero, forse con impulsività e senza pensare troppo a ciò che facevamo. L'estate era alle porte quando abbiamo iniziato a sorridere al sole (e anche alla pioggia) ed è sempre stata alle porte anche in questi ultimi giorni prima dell’inizio della scuola, quando il tempo ci ha ricordato che altre sfide ci attendono e che dobbiamo essere pronti anche grazie a questa stagione.
Nessuna estate è uguale alle altre e ogni estate porta con sé incontri, emozioni e stati d'animo forse contrastanti: ogni estate però non è solo mare, montagna o città ma è qualcosa di più perché è grazie all’estate che abbiamo tempo per essere davvero noi stessi.
Questa traccia è stata pensata per la scuola media e il biennio delle scuole superiori: dovrebbe potersi adattare a buona parte delle tracce che vi potrebbero dare, perché se vi chiederanno di descrivere la vostra estate farete senz’altro bella figura nel descriverla e nell’inserire appunto queste riflessioni; se vi chiederanno qualcosa di più (incontri particolari, nuovi legami etc.) avrete già l’elaborato pronto. È ovvio però che questo tema svolto sull’estate trascorsa non va copiato per intero senza aver letto prima la traccia. Veniamo al dunque.
Da piccolo aspettavo l’estate per non fare i compiti e per tuffarmi in acqua ogni giorno, andare al mare con mio padre e mia madre e fare castelli di sabbia sempre più grandi e belli: non avevo preoccupazioni se non quella di cercare amici per fare il bagno assieme. Ma non mi interessava molto, in fin dei conti: la mia estate era bella così come mi era stata donata e io me la vivevo con semplicità come qualsiasi bimbo.
Le mie ultime estati invece mi hanno regalato qualcosa di più: non solo quando ho lasciato la città per andare altrove e conoscere posti nuovi ma anche e soprattutto quando, tornato qui, ho potuto vivere la mia città con occhi diversi, senza le preoccupazioni dell’interrogazione del giorno dopo e dei tanti compiti a casa. Delle ovvie abitudini mi avevano lentamente sottratto la mia città e la nuova stagione invece me l’ha pian piano riconsegnata col suo verde, il suo traffico e i suoi piccoli e grandi palazzi, con la sua gente.
Forse l’estate è speciale proprio per questo: ci riscopriamo tutti un po’ più vivi, un po’ più liberi; riusciamo a passeggiare con tranquillità e a scambiare qualche chiacchiera senza aver timore di far tardi a scuola, perché nonostante i compiti assegnati per le vacanze è chiusa e non ci impone i suoi ritmi. Mio padre e mia madre si sono liberati dal lavoro e anche se per pochi giorni abbiamo potuto vivere tranquillamente le giornate più o meno calde dei mesi appena trascorsi. Forse l’estate ci ricorda che esistiamo qui e ora e che la frenesia che scandisce giorno dopo giorno le nostre vite cariche di impegni ma anche ricche di traguardi e soddisfazioni ci sottrae tempo: è come se insomma questa stagione ci costringesse con la sua tranquillità a vivere davvero.
Ecco perché forse ho vissuto più la mia estate quando sono stato qui a casa che non quando ero fuori città: lì ho potuto conoscere nuova gente, fare nuove amicizie e ovviamente nuove scoperte. Anche questo è il bello della stagione: a prescindere da dove tu vada, che sia al mare o in montagna, nella città più vicina alla tua o nel Paese più lontano, quel breve o lungo viaggio ti lascia qualcosa dentro, perché tutti quelli che hai incontrato e tutto ciò che hai fatto durante il viaggio e alla meta, dalla semplice chiacchierata che ti avvicina a nuovi e vecchi amici al tuffo in acqua dagli scogli che ti fa capire che anche tu puoi superare i tuoi limiti e fare qualcosa di più difficile e meno ordinario. Dopo un’estate ci si sente tutti più grandi e tutti più pronti. Ma non credo che l’emozione della partenza sia maggiore di quella dell'arrivo.
Dopo aver viaggiato infatti il ritorno è sempre magnifico: ho potuto rifrequentare assiduamente i miei amici di sempre, abbiamo organizzato qualche serata divertente assieme e abbiamo potuto conoscere meglio gente nuova. Il tempo sottrattoci dalle abitudini del resto dell’anno ci è stato riconsegnato, o meglio: ce lo siamo ripreso e lo abbiamo sfruttato, lo abbiamo vissuto davvero, forse con impulsività e senza pensare troppo a ciò che facevamo. L'estate era alle porte quando abbiamo iniziato a sorridere al sole (e anche alla pioggia) ed è sempre stata alle porte anche in questi ultimi giorni prima dell’inizio della scuola, quando il tempo ci ha ricordato che altre sfide ci attendono e che dobbiamo essere pronti anche grazie a questa stagione.
Per me insomma è stata estate tutti i giorni: ho messo in pausa il tempo e non ho viaggiato con l’acceleratore; non c’è stato impegno che mi abbia fatto correre all’impazzata (se non gli appuntamenti coi miei amici a cui arrivavo sistematicamente in ritardo) e non c’è stato niente che mi abbia fatto vivere con l’affanno e l’angoscia di ciò che avrei dovuto fare il giorno dopo.
L’estate è proprio qui e ora, e non servono poi chissà quali viaggi. Forse per qualcuno la mia non sarà stata una bella estate ma se fosse bella per tutti che estate speciale sarebbe?
Tema svolto sull'estate trascorsa: ultime importanti considerazioni
Questa sezione dedicata ai nostri temi svolti vi permetterà di restare aggiornati su tutte le tracce che svilupperemo non solo in vista di compiti a casa e in classe ma anche in vista degli esami di maturità: troverete quindi temi facili e temi più difficili oltre a consigli importanti per imparare a scrivere senza copiare per forza. Ricordate a tal proposito che il tema sull'estate trascorsa non è difficile e che può passare il fatto che vi scocciate a scriverlo: se invece non sapete da dove iniziare ed entrate in ansia anche per una traccia come questa, forse è il caso che iniziaste ad esercitarvi maggiormente a casa. Per qualsiasi aiuto ovviamente sentitevi liberi di contattarci nella sezione Commenti o su Facebook!