Il tema sull'ISIS con riflessioni, commento e considerazioni personali vi darà tanti spunti per scriverne uno personale: è un argomento attuale che non deve mai venire sottovaluto e che vi capiterà sicuramente in un vostro prossimo compito d'italiano o di storia
Non sono mai impossibili da prevedere gli argomenti che potrete trovare in una traccia d'italiano: il tema sull'ISIS con riflessioni, commento e considerazioni personali potrebbe essere uno dei compiti che, molto presto, sarete chiamati a portare a termine. Si sta parlando da decenni del terrorismo islamico, ma solo negli ultimi anni dell'ISIS (Stato islamico dell'Iran e della Siria), un gruppo di terroristi che ha proclamato la nascita del Califfato e che utilizza metodi brutali per far tremare non solo l'Europa (continente, secondo loro, di infedeli), ma il mondo intero, tutti coloro che non abbracciano la loro stessa religione. È chiaro, comunque, che dietro alle loro azioni folli ci sono anche motivi economici e una bramosia di potere senza limiti.
Col tema svolto su ISIS e terrorismo islamico, scoprirete quali sono le riflessioni più giuste da fare: bisogna spiegare, prima di tutto, cos'è l'ISIS, quali sono i suoi obiettivi e perché è diventato una minaccia per l'intero mondo, ma anche a cosa è dovuta la sua pericolosità. Si sa, infatti, che tutti possono arruolarsi nell'ISIS, anche se si trovano lontani dal nuovo Califfato: sono i cosiddetti cani-sciolti o foreign fighters, che creano panico e provocano anche morte e distruzione se non vengono fermati in tempo.
Dopo aver parlato della storia dell'ISIS, bisogna fare un commento e delle riflessioni su questo gruppo terroristico. Perché sono assetati di sangue? Come si possono fermare? Il dialogo può davvero servire in questi casi? Se riuscite a rispondere senza ovvietà a queste domande, gran parte del tema argomentativo sull'ISIS è già fatto!
Vi consiglio, prima di passare al tema sull'ISIS con commento e considerazioni personali, di dare un'occhiata a questi argomenti che non faranno altro che rendere più completo e interessante il vostro compito (possono essere anche utili per la scrittura di un saggio breve sul terrorismo islamico):
- Tema sulla guerra in Siria: cause e conseguenze;
- Tema su Charlie Hebdo e la libertà di stampa;
- Cos'è la Sharia? Significato e storia della parola;
- Tema sulla violenza in generale;
- Differenza sunniti e sciiti oggi e ieri;
- Tema svolto su Donald Trump e la sua politica in America.
Tema sull'ISIS riflessioni, commento e considerazioni personali
Traccia ipotizzata
L'ISIS è uno dei problemi più gravi che l'Occidente si sia trovato a combattere negli ultimi decenni. La follia dei terroristi islamici ha seminato odio e distruzione in Europa e nel mondo e cerca in tutti i modi di distruggere le basi della nostra civiltà. Cosa può e cosa deve fare l'Occidente per difendere la sua identità?
Tema svolto sull'ISIS e sul terrorismo islamico: inizio
L'ISIS è la più grande minaccia della nostra civiltà: mina alla nostra libertà e, con attentati difficili da prevedere, si scaglia su folle di innocenti, che non sempre riescono a scampare alla morte. L'ISIS è morte, ci ha fatto piombare in uno stato di allerta continua e, infatti, ogni volta che ci troviamo a partecipare a feste o grandi eventi, ci sentiamo in pericolo, pensiamo che l'ISIS possa colpire in qualsiasi momento, come è successo a Nizza il 14 luglio 2016, quando un attentatore ha investito con un autocarro numerose famiglie al promenade des Anglais riunitesi per la festa della nazione francese, oppure a Berlino, dove sono morte dodici persone a causa di un militante dell'ISIS che ha utilizzato un camion per uccidere innocenti recatisi ai mercatini di Natale.
L'ISIS vuole spazzare via le nostre tradizioni: non a caso, gli attentatori di Nizza e Berlino hanno scelto delle feste importanti per attaccare e uccidere; questo gruppo terroristico ha dato un duro colpo anche alla libertà di stampa, uccidendo alcuni giornalisti della testata satirica Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015.
Tema svolto sull'ISIS e sul terrorismo islamico: svolgimento
L'ISIS, prima di proclamarsi come avversario dell'Occidente, è il nemico numero uno di Bashar al Assad, il dittatore siriano: tra loro, gli scontri sono iniziati precisamente nel 2012 e, da quell'anno, il gruppo di terroristi si è rafforzato sempre di più, potendo contare su risorse economiche ottenute per mezzo delle sue attività militari, dei giacimenti di petrolio e delle centrali elettriche.
Nell'ISIS c'è la stessa forza distruttiva di Al Qaeda (tristemente famosa per aver fatto cadere le Torri Gemelle di New York l'11 settembre 2011) perché, quest'ultima, è stata l'embrione in cui è cresciuto lo Stato islamico dell'Iran e della Siria, che ha avuto come primo capo Abu Musab al-Zarqawi, distaccatosi da Bin Laden per portare avanti piani diversi, primo fra tutti lo scoppio della guerra religiosa fra sciiti e sunniti.
Abu Musab al-Zarqawi provocò il pandemio con attentati nelle località turistiche e in zone altamente popolate per permettere ai sunniti di lottare al suo fianco in vista della creazione di un nuovo Califfato, il progetto principale da realizzare dal primo leader dell'ISIS: l'attentato numero uno che scatenò - e che ha provocato, come se fosse una vera reazione a catena, tanti altri - è stato quello nella moschea di Najaf, dove persero la vita 125 sciiti e il loro capo Muhammad Bakr al-Hakim.
A prendere il posto di Abu Musab al-Zarqawi, dopo la sua morte per mano degli americani nel 2006, è stato Abu Bakr al-Baghdadi. Nel 2013, il gruppo di terroristi cambia nome: da AQI diventa ISIS e l'obiettivo principe è quello di mettere sotto scacco le popolazioni del Mediterraneo orientale.
Contro l'ISIS si sono mobilitate l'Europa e l'America, che stanno combattendo una guerra sanguinosa in Siria, che prevede la distruzione della basi dei terroristi. Nonostante l'ISIS stia perdendo molti luoghi strategici, il pericolo di attentati nel mondo resta sempre altissimo, visto che il leader dell'ISIS ha detto chiaramente che tutti i fedeli non devono per forza raggiungere il Califfato per ritenersi adepti del gruppo terroristico e che, utilizzando tutto quello che hanno in loro possesso (pistole, coltelli, bombe artigianali, automobili e camion) possono compiere attentati in nome dell'ISIS.
E così è successo. Il pericolo non è alle porte, ma ha già varcato la soglia di casa: l'ISIS è nei nostri paesi, è formata non per forza da persone addestrate a uccidere. L'ISIS utilizza la religione come strumento per giustificare i propri crimini, ma gli islamici moderati hanno sempre detto che il Corano e Maometto non hanno mai ordinato di uccidere gli infedeli.
Quello che mi ha sempre colpito è che la maggior parte degli attentatori, artefici delle stragi di matrice islamica, hanno avuto sempre problemi di accettazione nella nostra società o non sono riusciti a risolvere conflitti interiori: basti pensare a Omar Seddique Mateen, l'attentatore del locale gay Pulse, in Orlando, che è stato descritto con le parole "violento, poco religioso e omosessuale" dalle persone che lo conoscevano, soprattutto da un amico di scuola - che ha più volte declinato l'invito di passare con lui una "serata romantica" - e da un ballerino del Pulse, che ha dichiarato di vedere spesso Omar in compagnia di ragazzi.
Tema svolto sull'ISIS e sul terrorismo islamico: conclusione
Non so se ci sia davvero una soluzione definitiva all'ISIS - visto che, se ce l'avessi, di certo mi impegnerei io stesso a metterla in atto - ma è certo che si possono ridurre gli attentati integrando gli islamici: un ruolo fondamentale gioca sempre l'educazione e la società, che non deve mai escludere, ma sempre includere, che non deve evidenziare le differenze, ma renderle normali, naturali, come lo sono davvero.
È chiaro che non sia la religione la colpevole degli attentati terroristici: viene utilizzata come copertura per non far emergere le debolezze dei criminali, la paura di non essere accettati e la costante sicurezza di non essere nessuno. Se la religione islamica fosse davvero la causa del terrorismo avremmo nel mondo un numero pazzesco di militanti dell'ISIS, e invece così non è perché ci sono anche numerosi islamici che condannano questo terribile gruppo terroristico e che riescono a vivere in pace con chi segue una religione diversa.
Noi tutti formiamo una civiltà civile. Noi tutti siamo in grado di evitare gli attentati terroristici. Come? Non facendo mai imboccare la strada della perdizione, dell'autodistruzione e della morte dei propri simili a chi è vittima di sé stesso e di una religione che viene cucita di menzogne. Dio non offrirà mai il paradiso ai kamikaze o a chi uccide barbaramente il prossimo perché Dio è buono e non istigherebbe mai i suoi figli ad ammazzarsi fra di loro. Qualsiasi religione abbraccino.
Consigli per scrivere bene un tema d'italiano
Per rendere ancora più completo il tema argomentativo sull'ISIS, non dovete far altro che leggere, qui di seguito, dei consigli per scrivere bene:
Questo tema svolto sull'ISIS con riflessioni e commento può essere naturalmente arricchito con tutte le vostre considerazioni personali: copiarlo e basta potrà risultare semplice, certo, ma è opportuno che anche voi riflettiate sul terrorismo islamico, un argomento molto serio. Nella sezione dedicata ai temi svolti, troverete anche altre tematiche che sono state ampiamente sviluppate e che potrete affrontare nei prossimi compiti d'italiano.
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