In questa lettera da dedicare a un padre morto il figlio o la figlia si rivolgono al proprio papà ricordando i bei tempi vissuti assieme e tristi per la sua scomparsa. Un pensiero che potrà riscaldare il cuore di chi ancora non accetta la morte del proprio genitore e non riesce purtroppo ad andare avanti nonostante la vicinanza dei propri cari
Questa che vi proponiamo è una lettera a un padre morto, una di quelle che si amano soprattutto leggere nel silenzio della propria stanza o nel proprio letto quando magari la giornata va male o quando gli attacchi di nostalgia prendono il sopravvento e ci impediscono di continuare a fare tutto quello che ci eravamo prefissati. Una pausa dal mondo insomma, che magari può farci bene e può spingerci a ricordare i momenti più belli trascorsi con il proprio papà: sapete tutti infatti che il ricordo è la massima forma di vicinanza a una persona che non c'è più e che se non diventa una forma patologica ricordare è qualcosa di meraviglioso, un vero e grande ponte verso l'eternità.
Se poi a volar via è stato proprio il papà allora ricordare diventa fondamentale: siamo diventati quelli che siamo proprio grazie ai nostri genitori, a lui e alla mamma, e spesso anche grazie ai nostri nonni, che in genere ci lasciano via prima.
Ecco perché quel ricordo diventa così importante: non è altro che un punto di contatto, il terreno comune che c'è tra l'aldilà e questa Terra, il mondo dei morti e quello dei vivi. Forse ricordare è uno tra i doni più belli che ci possano essere stati fatti perché è attraverso il ricordo che noi consegniamo l'anima di qualcuno all'immortalità: lo dice bene Ugo Foscolo nel suo carme Dei Sepolcri.
Ecco perché quel ricordo diventa così importante: non è altro che un punto di contatto, il terreno comune che c'è tra l'aldilà e questa Terra, il mondo dei morti e quello dei vivi. Forse ricordare è uno tra i doni più belli che ci possano essere stati fatti perché è attraverso il ricordo che noi consegniamo l'anima di qualcuno all'immortalità: lo dice bene Ugo Foscolo nel suo carme Dei Sepolcri.
In questa lettera per un padre defunto i sentimenti sono quelli di un figlio (ma è ovviamente valida anche per una figlia) che non riesce ad abituarsi alla scomparsa del suo genitore e che vorrebbe ritornare quello di un tempo, quando erano i sorrisi e la felicità a rendere più bella la sua vita. Prima di leggerla però vi invitiamo a vedere questi altri contenuti:
- Raccolta di frasi da dedicare al padre scomparso;
- Poesie per un papà che non c'è più;
- Frasi sulla vita dura e difficile dopo la scomparsa di qualcuno;
- Frasi sulla vita, la morte e la Resurrezione.
Lettera a un papà scomparso, un ricordo speciale per un genitore che non c'è più
"Chiedo spesso al cielo perché sei dovuto andare via all'improvviso e perché mi hai lasciato solo in balia degli eventi e di questa vita, che adesso un po' mi pesa senza la tua stretta e i tuoi sorrisi rassicuranti, senza la tua presenza discreta ma importante, senza le tue domande, i tuoi rimproveri e la tue spinte a fare sempre meglio e a comportarmi bene.
Non mi sono ancora abituato, caro papà. Tutto sembra più difficile da quando non ci sei. In molti mi dicono che dovrei abituarmici, che in fondo prima o poi saresti dovuto andar via come tutti noi su questa Terra, ma a me sembra quasi impossibile potermi abituare a questo tuo arrivederci: ho provato in tanti modi a non pensarti, a lasciare che il tempo lenisse queste ferite ma l'ho fatto invano perché in fondo ho sempre saputo che tu fossi insostituibile.
Adesso la vita scorre lenta, c'è tutto un mondo che là fuori che aspetta che io mi riprenda in mano le mie abitudini, che ritrovi il mio sorriso e il mio spirito, che ritorni ad essere insomma quello di sempre, un po' come te, che riuscivi a regalarci tranquillità con la tua pazienza e che al tempo stesso sapevi indirizzarci tutti con la tua fermezza.
Non so caro papà quando la vita riprenderà il suo ritmo e quando questo cuore tornerà a battere come prima, quando riuscirò a colorare il mondo con i colori che mi avevi fatto conoscere tu e non so neanche se tutto questo sarà possibile perché in fondo come posso sostituirti? Come posso far finta che in realtà ci sei pur avendomi lasciato qui?
Non lo so, papà. Ti penso e il mio cuore si fa pieno di tristezza e di speranza: se sei nelle stelle lassù, ti prego, traccia una strada nel cielo, indicami la via l'ultima volta e fammi tornare a sorridere".
In quest'altra lettera a un papà morto lo spirito è diverso invece: si avverte la mancanza del padre ma si vuole andare avanti a tutti i costi; la figura paterna insomma diventa motivo per non abbattersi e per continuare a vivere una vita tranquilla, anzi migliore di quella di prima. Qui invece trovate una raccolta di poesie, frasi e dediche per la mamma defunta.
La foto è tratta da Pixabay.com