Considerazioni personali e suggerimenti per fare bene il tema sulla disoccupazione in Italia, un argomento, questo, che viene molto trattato a scuola e che spunta sempre tra le varie tracce delle verifiche d'italiano o che viene assegnato dai professori come compito da svolgere a casa
Il tema sulla disoccupazione in Italia è uno dei più gettonati degli studenti che, quando hanno la possibilità di scegliere tra diverse tracce, preferiscono sviluppare argomenti attorno a questa problematica della nostra società . Capita - e non sono pochi i casi - che i ragazzi scelgano proprio di fare il tema sulla mancanza e la perdita di lavoro perché hanno vissuto sulla propria pelle le difficoltà che nascono quando uno dei genitori, o entrambi, vengono licenziati; soprattutto se i genitori hanno superato la "famigerata" soglia dei 45 anni, considerati "troppo adulti" per poter svolgere al meglio un determinato lavoro. E allora cosa dovrebbe fare un padre di famiglia che si ritrova improvvisamente senza lavoro? Questa è una delle questioni che vengono sollevate nel tema svolto sulla disoccupazione in Italia.
Un altro argomento da sviluppare è certamente quello su crisi economica e disoccupazione giovanile: non solo gli over 40, ma anche i giovanissimi non riescono a trovare facilmente un lavoro che abbia un compenso che equivalga effettivamente alle ore di lavoro svolte. Sono state considerate, nel tema argomentativo sulla disoccupazione in Italia che troverete più in basso, anche vere e proprie forme di sfruttamento: è risaputo che africani bisognosi disperatamente di lavoro sono costretti a lavorare nei campi dodici ore al giorno per dieci euro.
Bisogna anche spiegare quali sono le cause della disoccupazione e le possibili soluzioni che si possono mettere in pratica. Se desiderate rendere ancora più completo il tema sulla disoccupazione, vi consiglio di leggere alcuni articoli di Karl Marx che troverete nei link qui sotto:
- La dittatura del proletariato e la nascita del vero comunismo;
- Karl Marx e il comunismo come paradiso terrestre;
- La reificazione di Marx: l'uomo-oggetto;
- L'alienazione nel lavoro secondo Karl Marx.
Tema svolto sulla disoccupazione in Italia
Traccia ipotizzata:
La disoccupazione in Italia è un problema che riguarda tutti: adulti, padri di famiglia e giovani. Spiega quali sono le cause che portano alla disoccupazione, quali potrebbero essere le soluzioni e i vari fenomeni che nascono attorno a questo preoccupante fenomeno. Non tutti sono disposti a tendere una mano, ma anzi approfittano della situazione di disagio di famiglie e ragazzi. Davvero tutti potremmo lavorare o resterà un sogno quello di avere una società basata sull'uguaglianza?
Tema argomentativo sulla disoccupazione in Italia: inizio
La disoccupazione in Italia oggi è una delle preoccupazioni più grandi e sembra lontanissimo il giorno in cui verrà risolta. Tagli e ancora tagli, inasprimenti fiscali, economia caotica sono alcune delle cause della disoccupazione: ora si possono fare sogni tranquilli grazie a un lavoro giustamente retribuito, e si chiude un occhio sullo stress, il giorno dopo ci si ritrova senza lavoro e il desiderio di riprovare lo stress del passato. Questo porta chi non ha un lavoro ad accettare qualsiasi mansione, anche la più sottopagata e ingiusta: nascono così datori di lavoro vampiri, che approfittano della situazione di disagio del singolo - che magari ha anche una famiglia da portare avanti! - e lo sfruttano a dovere, senza concedergli tutti quei diritti che un lavoratore deve (e non dovrebbe) avere.
Il lavoro nero è una piaga: lo è per chi lavora, e quindi non gli vengono riconosciuti giorni di riposo, vacanze, extra, contributi, tredicesima e tanti altri benefit imprescindibili che deve avere qualsiasi lavoratore che si rispetti; lo è anche per datori di lavoro che, il più delle volte, sono esasperati per via delle infinite tasse da pagare e i pochi (o nulli) aiuti da parte dello stato.
In una società davvero civile tutti devono lavorare, ma ormai ci convincono che questo sia solo un sogno irrealizzabile. E se invece non fosse davvero così?
Tema argomentativo sulla disoccupazione in Italia: svolgimento
Il filosofo ed economista Karl Mark diceva: "È nella vera natura del capitalismo dare lavoro ad alcuni lavoratori, mantenendo gli altri come un esercito di riserva di poveri disoccupati". Marx ha operato fino al 1883, impegnandosi a trovare soluzioni per una società migliore, dove a tutti sarebbero dovuti spettare gli stessi diritti e a nessuno dei privilegi che significano povertà per altri. Le sue parole sono più che mai attuali: assistiamo proprio a un capitalismo che rende tutto precario, che offre lavoro ad alcuni, e tanti altri vengono lasciati in un limbo in cui l'unica via d'uscita è lo scendere a compromessi. E quindi accettare i peggiori lavori, col peggiore stipendio e con livelli di stress allucinati.
"Per il bene della famiglia": queste sono le parole di un papà quando si trova costretto ad accettare un lavoro massacrante e sottopagato, dopo aver rischiato di trovarsi nel bel mezzo di una strada perché non è riuscito a pagare gli ultimi tre mesi d'affitto. Il lavoro è stato cercato in lungo e in largo, finché non spunta all'orizzonte un'isola felice... in apparenza: un lavoro infernale fatto passare per indispensabile. E sì, perché "certi" datori di lavoro che non hanno rispetto per gli altri, per chi combatte ogni giorno per portare la famosa "pagnotta" a casa, ricordano al padre di famiglia che quel lavoro è un'ancora di salvezza e che non se è lui ad accettare quella miseria che chiama stipendio, lo farà qualcun altro ancora più disperato di lui.
Fenomeno, questo, che si palesa nei campi da coltivare: si preferiscono africani non sottopagati, ma ridotti a una nuova forma di schiavitù che fanno passare per lavoro salvifico, per ricevere dieci euro al giorno. Cosa fanno in cambio? "Zappano la terra" per più di dodici ore sotto al sole cocente d'estate o in balia delle peggiori intemperie d'inverno, senza possedere uno straccio di diritto. Morale dell'incubo travestito da favola: il più disperato ha più possibilità di rendersi schiavo. Uno schiavo malamente pagato.
Difficoltà economiche che hanno anche i giovanissimi che, pur essendo preparatissimi, pur avendo una sfilza di lauree e attestati che dimostrano quanto in gamba siano, si ritrovano o a mandare curriculum a destra e a manca (e magari rispondono loro che sono troppo qualificati per la mansione da svolgere: quindi non possono essere sottopagati) oppure fanno un lavoro totalmente differente da quello in cui hanno dimostrato di essere capaci. L'ironia fatta in alcuni post di Facebook sui laureati che correggono la pronuncia dei clienti di un Mc Donald's rispecchia appieno la realtà .
E qualcuno potrebbe dire: "Magari potessi lavorare io al Mc Donald's!". C'è da considerare anche una fascia di giovani che, pur non essendosi mai impegnati per raggiungere i propri obiettivi, si lamentano che il lavoro non c'è e aspettano che piova dal cielo. Ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, come ha fatto l'ex ministra del Lavoro Elsa Fornero, che ha chiamato i ragazzi di oggi "choosy", ovvero bamboccioni troppo schifiltosi. Non possiamo essere tutti figli di Elsa Fornero.
Tema argomentativo sulla disoccupazione in Italia: conclusione
La verità è che ci hanno buttati in una società che non è stata fatta a misura dell'uomo. Di tutti gli uomini. Migliorare il nostro mondo è sempre possibile, illuminare dittatori e chi è assetato di soldi a scapito del prossimo è impossibile. Nasce quindi una contraddizione che non verrà mai risolta: abbiamo i mezzi per essere tutti felici, ma non lo vogliamo, anzi, non lo vogliono, visto che è impossibile abbandonare uno status quo che agevola pochi eletti. Chi rinuncerebbe mai alla propria posizione di potere, alla propria montagna di denaro dalla cui cima vedere con disprezzo (o, peggio ancora, finto dispiacere) gli altri?
Possiamo arroccarci solo in una utopia, la stessa descritta da Karl Marx: sognare un comunismo in cui tutti siamo davvero uguali, in cui non esistono padroni e schiavi e il lavoro viene svolto con piacere perché non lo facciamo egoisticamente, ma anche per chi ci sta attorno. Dobbiamo trovare la piantina di naturale altruismo che ci potrebbe legare agli altri, che potrebbe portare alla luce la vera fratellanza, ma le sue radici si perdono nell'oscurità del nostro cuore.
Consigli per compiti e temi d'Italiano da fare a casa o a scuola
Dopo aver letto il tema svolto su crisi economica e lavoro in Italia, date un'occhiata ai consigli che vi potranno tornare molto utili per il prossimo compito d'italiano:
Suggerimenti e considerazioni personali per fare il tema sulla disoccupazione in Italia vi permetteranno di non andare fuori traccia. Se volete svolgere sempre delle buone verifiche d'italiano, fate un salto nella sezione dedicata ai temi svolti: troverete gli argomenti più attuali, quelli che sicuramente il vostro insegnante deciderà di trattare. Partite sempre informati su quello che potrebbe capitarvi perché questo vi consentirà di avere una marcia in più durante il compito.
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