Il saggio breve su Olocausto, Shoah e importanza della Memoria è importante per riflettere sul destino toccato agli ebrei del Terzo Reich di Adolf Hilter: non bisogna infatti sapere solo le nozioni della Seconda Guerra Mondiale, ma anche avere un proprio pensiero, che un saggio breve certamente aiuta a sviluppare
Un saggio breve sull'Olocausto, sulla Shoah e sull'importanza della Memoria non deve essere preso sottogamba: nonostante si sappia alla perfezione quello che è accaduto agli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale a seguito delle leggi razziali di Adolf Hilter, bisogna anche saper riflettere su quello che è stato appreso. Ai professori non basta semplicemente sapere che avete imparato tutte le nozioni, le date più importanti o perché Hilter odiava gli ebrei, ma anche constatare che avete un vostro personale pensiero su ciò che è avvenuto, che avete appreso quegli insegnamenti che solo la storia può dare in quanto storia dell'uomo e quindi di noi stessi.
Allora come fare un saggio breve sulla Shoah? È sicuramente importante conoscere gli avvenimenti più importanti e la tragica situazione degli ebrei del Terzo Reich, ma anche fare delle riflessioni che vanno dal passato, passano nel nostro presente e si proiettano nel futuro: perché - si sa - l'uomo fa spesso errori già commessi in passato, capita nella vita di ognuno di noi, ma un conto è commettere degli sbagli risolvibili, un altro commettere degli errori che nuocciono al prossimo, che lo schiacciano a causa di bramosia di potere sviluppata in varie forme.
Sicuramente l'insegnante di storia o di italiano vi ha dato tutti gli strumenti per fare bene un saggio breve su Olocausto e importanza della Memoria, ma qui di seguito troverete comunque un saggio breve sulla Shoah già fatto per avere chiaro in mente come deve essere sviluppato senza fare errori.
Saggio breve su Olocausto, Shoah e importanza della memoria
Traccia ipotizzata:
Spiega l'importanza della Memoria nella storia dell'uomo: perché abbiamo bisogno di non dimenticare mai? L'Olocausto è un chiaro esempio di uno dei più grandi fallimenti dell'umanità tutta, un errore che non è lontano da noi e che col tempo potrebbe essere ripetuto se non decidiamo a fare qualcosa.
Saggio breve svolto sulla Shoah e sull'importanza della Memoria: inizio
"L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità, dai cui non dovremo mai togliere il segnalibro della Memoria": Primo Levi spiega, con queste semplici e dirette parole, l'importanza della Memoria; la Memoria con la "m" maiuscola, che fa parte di tutta l'Umanità (anch'essa con l'iniziale maiuscola), che deve accompagnarci per tutta la Storia e non deve essere un semplice fardello da cui è impossibile sbarazzarsi, ma un vaso con crepe causate dagli errori degli uomini, con all'interno però la voglia di riscatto, la voglia di essere migliori, di scoprire la parte più profonda e benevola del nostro animo.
Dimenticare è come avvelenare lentamente la Storia, la Memoria e quindi noi stessi: dimentichiamo a poco a poco quello che siamo stati e quello che potremmo diventare ancora, come se fosse la prima volta. L'Olocausto potrebbe ripetersi, se non facciamo nostro l'esercizio della Memoria: "bruciare interamente" è il significato di Olocausto, "catastrofe" e "distruzione" invece sono termini riconducibili alla Shoah; termini che colgono appieno quello che hanno dovuto subire gli ebrei per la lucida follia dei nazifascisti.
Adolf Hilter ha distrutto l'essenza umana degli ebrei internandoli in campi di concentramento, rendendoli pari a degli automi, assoggettati a una malvagità che non ha lasciato loro vie di scampo; solo qualcuno, dopo aver capito il piano nazista, si è privato della propria vita toccando recinzioni elettrificate, per evitare così di perire nelle camere a gas o in studi medici dove si praticavano i peggiori e più dolorosi esperimenti.
Shoah, Olocausto e Memoria saggio breve: svolgimento
Da quando è salito al potere, era chiaro il barbaro orientamento antisemita della politica del Führer, che con serenità e convinzione, senza avere troppi oppositori fastidiosi, si è lasciato andare a libere esternazioni di questo tipo:
"Se gli ebrei fossero soli su questa terra, essi annegherebbero nella sporcizia e nel luridume, combattendosi ed eliminandosi in lotte gonfie d'odio; la mancanza di senso del sacrificio - resa evidente dalla vigliaccheria che li contraddistingue - fa della loro lotta una farsa".
Gli ebrei erano per lui gli inferiori, coloro che avrebbero potuto contaminare e far sprofondare nel lerciume la razza ariana, come se i tedeschi fossero super-uomini e gli ebrei dei sub-umani; una concezione, la sua, che era legata anche a motivi economici, visto che gli ebrei erano abili contabili, leader di fortunate aziende e Hilter utilizzò spesso queste loro capacità (guadagnate tramite studio, duro lavoro e spirito di sacrificio) per lanciare il mito dell'"ebreo ricco e spilorcio" che vive nel lusso incurante della situazione economica dei tedeschi, distrutti finanziariamente a seguito della crisi economica.
È facile trovare sempre un capro espiatorio. Se Hilter aveva spostato l'attenzione degli ebrei come rovinatori del mondo e della razza "superiore", adesso non pochi occidentali muovono le proprie critiche contro gli africani che fuggono da situazioni di assoluta povertà o a causa di guerre sanguinolente. Africani che vengono visti continuamente come degli attentatori alle nostre vite o come "ladri del nostro lavoro".
Cambiano i periodi storici, ma non i pregiudizi e nemmeno l'odio nei confronti di alcune cerchie di esseri umani (sì, anche noi siamo degli esseri umani, e non dei super-uomini!). Ecco perché risulta importante conoscere la Storia, coltivare la Memoria; nel mondo c'è ancora chi odia il "diverso" (qualsiasi sfaccettatura abbia) perché manca il senso della Storia e della Memoria. La filosofa Hannah Arendt spiega chiaramente tutto questo:
"I vuoti di oblio non esistono. Nessuna cosa umana può essere cancellata completamente e al mondo c'è troppa gente perché certi fatti non si risappiano: qualcuno resterà sempre in vita per raccontare. E perciò nulla può mai essere praticamente inutile, almeno non a lunga scadenza".
Saggio breve sull'Olocausto per scuole: conclusione
Non dobbiamo farci schiacciare dal peso dal passato, ma comunicare con esso: capire in cosa abbiamo sbagliato e in cosa dobbiamo migliorare; dobbiamo imparare a rispettarci e far sì che non succeda più alcun Olocausto. E quando lo sconforto per il genere umano invade i nostri pensieri, ricordiamo sempre le parole della piccola eroina Anna Frank:
"Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora".
Riflessioni importanti per scrivere bene un saggio breve sulla Shoah
Proprio qui in basso troverete numerosi altri spunti per rendere davvero originale il vostro saggio breve sulla Shoah: scrivere bene non è difficile, ma se seguirete il nostro modello certamente non sbaglierete. Pronti a leggere queste altre riflessioni importanti?
- La vita e la storia di Anna Frank;
- Frasi sull'Olocausto per ragazzi;
- Aforismi famosi di Primo Levi sulla Shoah;
- Frasi di Anna Frank sulla vita durante la Seconda Guerra Mondiale;
- Tema svolto sulla Shoah e sulla Giornata della Memoria.
Dopo aver letto con attenzione questo saggio breve su Giorno della Memoria, Olocausto e Shoah, vi consigliamo di dare un'occhiata alla nostra sezione "temi svolti", in cui potrete leggere tanti altri compiti già fatti con cui abbiamo sviluppato (non dimenticando le riflessioni) i più disparati argomenti, quelli che sarete chiamati ad affrontare in una futura verifica d'italiano!