Le parole difficili di quest'oggi - "càpere" e "capére" - si differenziano tra loro non per la forma grafica,...
Le parole difficili di quest'oggi - "càpere" e "capére" - si differenziano tra loro non per la forma grafica, quanto per la posizione dell'accento, che, in questo caso, ha carattere distintivo; ciò significa che i due omografi assumono significato differente a seconda della sillaba su cui l'accento cade. Della prima parola si registrano pochissime occorrenze - tra cui il participio passato "catto" nella seconda cantica della Commedia dantesca -; da questa deriva la seconda: c'è stato un cambiamento di coniugazione nel corso del tempo che ha portato "capĕre" della seconda a "capére" della terza, che oggi ha, più o meno, lo stesso significato di "capire".
Lo spiega bene Treccani.it:
'Capére v. intr. [lat. capĕre, con mutamento di coniugazione; v. capire], ant. – Poter entrare o stare in un luogo, esser contenuto: come veggion le terrene menti Non c. in triangol due ottusi (Dante); L’odio non cape in cor di padre (Alfieri); non cape in quelle Anguste fronti ugual concetto (Leopardi); scherz., non mi cape, non mi entra in testa, non riesco a capire o a persuadermi'.
Lo spiega bene Treccani.it:
'Capére v. intr. [lat. capĕre, con mutamento di coniugazione; v. capire], ant. – Poter entrare o stare in un luogo, esser contenuto: come veggion le terrene menti Non c. in triangol due ottusi (Dante); L’odio non cape in cor di padre (Alfieri); non cape in quelle Anguste fronti ugual concetto (Leopardi); scherz., non mi cape, non mi entra in testa, non riesco a capire o a persuadermi'.
Consultando la seguente tabella, potrete accedere a tutte le informazioni sui due verbi.
VERBO | Càpere (1) Capére (2) |
ETIMOLOGIA | Entrambi dal verbo latino “capio, capis, cepi, captum, capere”. |
SIGNIFICATO | (1) Prendere (2) Capire |
OCCORRENZE | (1) Dante Purgatorio XX, 86-87 “veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, / e nel vicario suo Cristo esser catto [participio passato del verbo]”. (2) Boccaccio Decameron VI giornata, IX novella “[…] e con questo era ricchissimo, e a chiedere a lingua sapeva onorare cui nell’animo gli capeva che il valesse”. |
UTILIZZO | (1) Voce antiquata. Utilizzato soltanto il participio passato “catto” (2) Voce antiquata. Utilizzato solo alla terza persona di: - Indicativo presente: càpe, càpono; - Indicativo imperfetto: capéva, capévano; - Condizionale presente: caperèbbe. |
Gran parte delle informazioni sono state tratte da:
Nicola Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Dodicesima edizione, Bologna, Zanichelli editore spa, 2004