Dopo lo speciale sulla "zeppa" , che non è soltanto un tipo di suola, il significato di "scarto" non poteva assolu...
Dopo lo speciale sulla "zeppa", che non è soltanto un tipo di suola, il significato di "scarto" non poteva assolutamente mancare: anche questa parola è frutto di una combinazione e anche questa parola sarà sicuramente conosciuta dagli esperti di enigmistica; a differenza della zeppa, però, non si ottiene anagrammando un termine, dopo aver aggiunto alla base originaria una o più lettere: lo scarto è l'anagramma di una parola ottenuta sottraendo le lettere (può anche far riferimento al termine ottenuto dopo l'eliminazione di uno dei suoi suoni, senza il successivo anagramma). Ma procediamo per gradi.
A seconda della lettera che scarterete, e in base alla posizione che questa occupa nella parola-base, gli scarti vengono classificati in:
- Scarto di consonante: per es. "argivo"/"agivo"
- Scarto di vocale: per es. "marcio"/"Marco"
- Scarto iniziale: per es. "cappello"/"appello"
- Scarto finale: per es. "Gange"/"gang"
- Scarto di estremi: "asporto"/"sport"
Osservate il primo esempio: da "argivo" è stata tolta r ed è stato ottenuto lo scarto "agivo", che è uno "scarto di consonante", visto che r appartiene a questo gruppo di suoni.
Ma, come già detto, vi trovate dinanzi a uno scarto, anche quando, dopo aver tolto la lettera, anagrammate la parola: "oso", per esempio, è uno scarto a tutti gli effetti, visto che deriva dalla base "sono", alla quale, prima dell'anagramma, è stata tolta una o.