"Euro" o "euri"? Qual è il plurale della moneta unica europea ? A qualcuno la risposta potrebbe sembrare scontata ...
"Euro" o "euri"? Qual è il plurale della moneta unica europea? A qualcuno la risposta potrebbe sembrare scontata - in fin dei conti, nell'uso della comunità è entrato "euro" e non "euri" -; a qualcun altro, invece, no, e questo nonostante a favore della prima alternativa - "gli euro" e non "gli euri" - si sia espressa l'autorevole Accademica della Crusca.
La questione euro/euri è un chiaro esempio di come le vicende linguistiche non siano relegate soltanto alle grammatiche, alle biblioteche e a un mondo distante (ma non troppo) dalla quotidianità : la lingua e il linguaggio sono, prima di tutto, fatti sociali e le prese di posizione dei linguisti servono a ben poco dinanzi alle scelte - seppur inconsapevoli - di tutta la comunità dei parlanti.
Se poi a tali scelte si aggiunge una direttiva della Comunità Europea, non c'è scampo: bisogna adeguarsi ed evitare di andare controcorrente, soltanto perché il plurale dei nomi in -o il più delle volte è in -i (quindi, "euri"). La Comunità , infatti, è intervenuta, stabilendo che sarebbe auspicabile dire e scrivere "euro" anche al plurale, per agevolare la comunicazione tra gli stati membri; questo, almeno, in Germania, Irlanda e Italia; tutti gli altri paesi, invece, sono liberi di flettere o meno al plurale la forma.
La vicenda, comunque, è stata al centro delle polemiche sin dai primi anni Duemila. Se ne occuparono ai tempi i principali quotidiani nazionali, La Repubblica per esempio:
"Non ci saranno 'euri' in Italia. L'euro non sarà declinato
al plurale: lo ha sancito definitivamente il Senato, respingendo un
emendamento alla Finanziaria presentato dal senatore dell'Udc, Renzo
Gubert, che chiedeva di inserire da gennaio 2003 nei nuovi atti
ufficiali delle pubbliche amministrazioni la denominazione al plurale
della moneta europea. [...] Natale D'Amico ha ricordato
che non solo l'Accademia si è già pronunciata contro la declinazione al
plurale 'euri', ma anche il Consiglio della Bce spiegando che in questa
ipotesi i plurali dei diversi membri dell'Unione sarebbero stati
diversi. L'aula del Senato, rifiutando la proposta di modifica di
Gubert, dovrebbe quindi aver detto l'ultima parola sull'argomento, anche
perché del plurale per la nuova moneta si parla da tempo. [...] Il problema se lo pose comunque già la Comunità europea quando
si cercava il nome della nuova moneta unica. La decisione e
l'indicazione fu: mantenere la forma invariata perché sarebbe stato più
facile 'chiamare' la moneta nelle diverse lingue della futura
Eurolandia. Da allora si dice 'gli euro'".
Se qualcuno dovesse proporvi, quindi, l’alternativa "euri", a maggior ragione che di questi tempi gli euro son pochi, non dategli credito: il solo plurale è quello che tutti, o quasi, conosciamo.