Se la differenza fra ‘legenda’ e ‘leggenda ’ sta in una consonante , quella tra ‘ rivolta ’ e ‘ rivoluzione ’ va oltre la semplice lett...
La ‘rivolta’ è quel moto di ribellione che nasce quasi con spontaneità, che ha obiettivi precisi, spesso non perseguiti, poiché, essendo generata dalla rabbia, non porta mai ad alcuna conclusione. La storia ci insegna che il movimento, dai tratti irrazionali, potente, pericoloso e violento si conclude molto spesso con una repressione cruenta.
Contrariamente alla rivolta, la ‘rivoluzione’ nasce da un ragionamento ben fatto, da calcoli precisi: si sa per cosa si combatte, l’obiettivo finale è sempre impresso nella mente dei rivoluzionari, è un movimento di protesta di più ampio respiro, che non fa riferimento per forza a scontri armati. Così come nel 1789 avvenne la Rivoluzione Francese, nel Seicento a opera di Galileo Galilei furono gettate le basi per la Rivoluzione Scientifica (che non ha nulla a che vedere con le lotte armate). In entrambi i casi, comunque, il risultato consiste in un cambiamento radicale della società.
Pensate per esempio a quella che Karl Marx chiamò ‘Rivoluzione del Proletariato’: coloro che venivano un tempo sfruttati, gli operai, si ribellano seguendo un piano ben preciso, per sovvertire l’antico ordine sociale e privare, così, gli imprenditori dei loro privilegi. Ne parlerò in futuro, partendo proprio da un vecchio intervento: La‘reificazione’ di Karl Marx: l'uomo ‘oggetto tra gli oggetti’.
Di questi tempi, in Italia, ci sono i presupposti per una rivoluzione?
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