Francesco Profumo ha finalmente messo un punto alle polemiche sollevate finora da tutti coloro che non sono assolutamente d'accordo ...
Francesco Profumo ha finalmente messo un punto alle polemiche sollevate finora da tutti coloro che non sono assolutamente d'accordo sulla strada che intende seguire per 'mantenere a galla' la scuola, l'università e l'istruzione in generale. Il ministro, infatti, in accordo con il Premier Mario Monti, ha intenzione di portare avanti la riforma Gelmini, ancora inattuata nella maggior parte dei suoi punti. Intervenendo al Teatro Regio di Torino, ha confessato che non c'è modo di apportare riforme strutturali, né è tempo per farlo: le risorse economiche sono insufficienti - ha precisato il Ministro della Pubblica Istruzione - e l'Italia deve tenere sotto controllo 'altro'.
Come al solito, insomma, l'istruzione passa in secondo piano in un Paese che, in fin dei conti, è in crisi da sempre, sin dal 1861. I ministri sono stati tanti; le riforme, anche; nessuno, però, è ancora riuscito a proporre un sistema degno di una moderna democrazia. Profumo vuole portare avanti dei progetti, ma non intende stravolgere ciò che già è stato fatto (ricordate che Mario Monti non si è mai opposto alla riforma Gelmini, neanche prima della caduta del governo Berlusconi):
Attivazione del Tirocinio Formativo Attivo
per i giovani laureati, sistema di reclutamento cadenzato e regolare per
prevenire i ritardi e i problemi del precariato; sistema di valutazione
delle scuole, secondo gli impegni presi a livello europeo, non per
censurare, ma per offrire un sistema di monitoraggio che sia di aiuto al
miglioramento del servizio; trovare risorse “altre” (perché al momento
nella scuola non si può fare altro che risparmiare e ridurre gli
sprechi) e investirle nella sicurezza degli edifici
Questi, i punti-chiave del suo breve programma. Se riuscisse a realizzarne anche solo uno, per quanto sia davvero insopportabile tutta questa arrendevolezza, farebbe cosa buona e giusta. Una tantum.