Confermato Ministro dell’Istruzione pochissime ore fa, così sostengono diverse testate giornalistiche almeno, Lorenzo Ornaghi , rettore ...
Confermato Ministro dell’Istruzione pochissime ore fa, così sostengono diverse testate giornalistiche almeno, Lorenzo Ornaghi, rettore della Cattolica, dovrà affrontare un percorso tutto in salita: il passato è stato scandito da scioperi, manifestazioni e proteste che hanno segnato e logorato i rapporti tra gli studenti e i docenti, da una parte; i piani alti dell’istruzione, dall’altra. Non ha ancora rilasciato dichiarazioni sul suo incarico e sul futuro dell’università e della scuola, ma il suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2011/12 della Cattolica di Milano potrebbe tornarci utile. Quali sono i propositi di Ornaghi?
L'anno che si apre – ha dichiarato il rettore – sarà cruciale, perché deve dare vita a una fase della vita nazionale a cui tutti saremo chiamati, ognuno per la sua parte. Il modello di sviluppo deve essere meno iniquo di quello attuale e basato su una visione genuinamente politica del presente e del futuro, così ha continuato.
Le fasce della popolazione più deboli – ha ammesso diversi giorni fa – devono essere tutelate dalla politica a trecentosessanta gradi, perché se ogni visione politica svanisse o, poiché non vivificata culturalmente, si svilisse rivelandosi obsoleta o non più sufficiente, davvero la lunga crisi odierna si cronicizzerebbe e finirebbe non solo con il bloccare, dapprima, lo sviluppo dei sistemi economico sociali e di quelli politico democratici, ma anche, poi, con il provocarne il sempre più rapido corrompimento.
Non è più momento, ormai, di restare immobili, quali spettatori attoniti e inermi di un improvviso, inaspettato naufragio. Così ha concluso, regalando speranze ai suoi studenti, ancor prima di ricevere l’incarico di ministro. Manterrà fede ai suoi propositi?
La foto è tratta da Pixabay.com
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