Parte oggi la prima puntata di Sapevate che , una rubrica che vi presenterà i personaggi della storia, della letteratura , della filoso...
Parte oggi la prima puntata di Sapevate che, una rubrica che vi presenterà i personaggi della storia, della letteratura, della filosofia, della lingustica, insomma qualsiasi grande del passato, in vesti compeltamente diverse. Sarà divertentissimo, vedrete!
Togliete dalla vostra mente la figura del prototipo di filosofo perfetto, spogliatelo di quel mantello che gli infonde saggezza, rendetelo un semplice essere umano. Dopo aver fatto tutto questo, immaginate Immanuel Kant che si agita nel letto perché assillato da un qualcosa; poi pensate a Ernst Bloch e Walter Benjamin alle prese con una pianta molto ma molto particolare. Bene, ora potrò parlarvi di alcune storie, vere o presunte che siano, ma sicuramente non inventate, che, tra una risata e l'altra, vi lasceranno un po' increduli.
Iniziamo da Kant. Dovete sapere che il filosofo della Critica della ragion pura aveva davvero un grosso problema, che lo affliggeva notte e giorno: quando divenne anziano non poté più mangiare il formaggio, di cui era esageratamente ghiotto, perché gli fu sconsigliato dal medico. Non riuscendo a resistere e detestando il maggiordomo che lo nascondeva negli angoli più remoti della casa, decise di licenziarlo. Ghiotto il nostro Immanuel, vero?
Dai peccati di gola di Kant passiamo agli imprevedibili Benjamin e Bloch. Pensate che i due vollero persino sperimentare l’hashish (o hascisc); il primo, drogato dal vegetale, credette di ritrovarsi in una stanza con due personaggi cari alla nostra cultura, Dante Alighieri e Francesco Petrarca, e per questo motivo, cominciò a parlare da solo in italiano; il secondo, invece, si calò nelle vesti di Rasputin, il ‘monaco pazzo’, che si crede abbia curato dall’emofilia il piccolo zarevic Alessio. Divertente, no?
Alla prossima, con nuove ed imperdibili curiosità !
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