"Curriculum" o "curricul a" ? Al plurale la parola " c urriculum " come flette ? Non sono pochi i dubbi ...
"Curriculum" o "curricula"? Al plurale la parola "curriculum" come flette? Non sono pochi i dubbi in merito a questo argomento, perché contraddice una regola che i parlanti mediamente istruiti dovrebbero conoscere, e cioè che le parole straniere non vanno flesse al plurale; in altri termini, dovreste scrivere e dire "i film", "i fan" e così via e non *i films, *i fans etc, anche perché l'italiano non tollera le consonanti in fine di parola.
Precisato questo, perché "curriculum", termine che non appartiene alla lingua italiana, ma a quella latina, viene flesso al plurale? La questione è piuttosto dibattuta, ma qui vale la pena precisare che il latino non è una lingua straniera, essendo la madre non solo dell'italiano, ma anche di tutte le lingue romanze (spagnolo, francese, portoghese etc): il legame fra il nostro idioma e quello antico, insomma, è molto più forte, rispetto a quello con gli altri.
Sorvolate le questioni affettive, veniamo al punto: "curriculum" è registrato dai dizionari come maschile invariabile, ed è per questo che non dovreste scrivere "i curricula" ma "i curriculum"; va detto, però, che "curriculum" in latino era una parola di genere neutro, il cui plurale era proprio "curricula", e le posizioni di chi sostiene che una lingua come quella latina vada rispettata nella sua morfologia non sono affatto da sottovalutare (certo, "curricula" come plurale maschile stride con la nostra grammatica, visto che il plurale di un nome in -o termina in -i e non in -a).
Esistono, insomma, due schieramenti. Uno può essere sintetizzato con le parole di Treccani.it, che riportiamo qui di seguito:
Precisato questo, perché "curriculum", termine che non appartiene alla lingua italiana, ma a quella latina, viene flesso al plurale? La questione è piuttosto dibattuta, ma qui vale la pena precisare che il latino non è una lingua straniera, essendo la madre non solo dell'italiano, ma anche di tutte le lingue romanze (spagnolo, francese, portoghese etc): il legame fra il nostro idioma e quello antico, insomma, è molto più forte, rispetto a quello con gli altri.
Sorvolate le questioni affettive, veniamo al punto: "curriculum" è registrato dai dizionari come maschile invariabile, ed è per questo che non dovreste scrivere "i curricula" ma "i curriculum"; va detto, però, che "curriculum" in latino era una parola di genere neutro, il cui plurale era proprio "curricula", e le posizioni di chi sostiene che una lingua come quella latina vada rispettata nella sua morfologia non sono affatto da sottovalutare (certo, "curricula" come plurale maschile stride con la nostra grammatica, visto che il plurale di un nome in -o termina in -i e non in -a).
Esistono, insomma, due schieramenti. Uno può essere sintetizzato con le parole di Treccani.it, che riportiamo qui di seguito:
"E veniamo ai latinismi. Se è vero che talvolta si legge, sott’influsso dell’inglese, referenda come forma plurale di referendum; che ormai è usuale, legittimata dall’uso burocratico-amministrativo, la forma plurale di curriculum (vitae), vale a dire curricula; [...] va ribadito che, in linea generale, anche le forme dotte latine acclimatesi nella lingua italiana non variano al plurale".
L'altro, invece, con le parole di un membro del forum dell'Accademia della Crusca:
"La parola latina curriculum entra in italiano attraverso la locuzione invariabile curriculum vitae 'corso della vita in breve' (prima documentazione in italiano 1892) e solo successivamente si trova la forma singola curriculum (documentato in italiano dal 1941). Anche la parola singola si afferma nell'uso nella forma invariabile, e nei vocabolari italiani è appunto annotata come sost. masc. inv. [...] Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in -a è più lontano dal sistema morfologico dell'italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino".
Esiste anche un'altra alternativa, che noi sconsigliamo perché la forma più usata è proprio "il curriculum": si tratta del singolare "curricolo" (il cui plurale sarà , quindi, "curricoli"), frutto di un adattamento della parola alla fonetica italiana, che, come già detto, non tollera le consonanti in fine di parola.
La questione, insomma, è aperta: la questione è più stilistica che grammaticale.
L'altro, invece, con le parole di un membro del forum dell'Accademia della Crusca:
"La parola latina curriculum entra in italiano attraverso la locuzione invariabile curriculum vitae 'corso della vita in breve' (prima documentazione in italiano 1892) e solo successivamente si trova la forma singola curriculum (documentato in italiano dal 1941). Anche la parola singola si afferma nell'uso nella forma invariabile, e nei vocabolari italiani è appunto annotata come sost. masc. inv. [...] Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in -a è più lontano dal sistema morfologico dell'italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino".
Esiste anche un'altra alternativa, che noi sconsigliamo perché la forma più usata è proprio "il curriculum": si tratta del singolare "curricolo" (il cui plurale sarà , quindi, "curricoli"), frutto di un adattamento della parola alla fonetica italiana, che, come già detto, non tollera le consonanti in fine di parola.
La questione, insomma, è aperta: la questione è più stilistica che grammaticale.