"Una Ferrari" o "un Ferrari"? "Una Mercedes" o "un Mercedes"? Qual è il genere dei nomi di auto ?...
"Una Ferrari" o "un Ferrari"? "Una Mercedes" o "un Mercedes"? Qual è il genere dei nomi di auto? Sono maschili o femminili? La risposta è una: l'automobile oggigiorno è femmina - come molti di voi sapranno senz'altro -; un tempo, però, non era così. La parola, pensate, non nasce neanche nella nostra Penisola, bensì in Francia, dove il Consiglio di Stato, entusiasta della nuova invenzione, decretò che il suo genere avrebbe dovuto essere quello maschile. In francese, quindi, era corretto scrivere "un automobile" e non "une automobile" (tradotto in italiano, quindi, "un automobile" senza l'apostrofo obbligatorio di oggi).
La scelta non piacque assolutamente ai linguisti, che si appellarono alla sua vecchia funzione. Appena coniato, infatti, il termine "automobile" non era un sostantivo: accompagnava la parola "voiture" ("vettura") nel sintagma "voiture automobile" ("vettura automobile"). Dopo il 1890, invece, diventò un nome e scatenò una diatriba infinita tra i grammatici e il Consiglio di Stato: i primi volevano che continuasse ad essere utilizzato come aggettivo; il secondo, invece, come nome. Alla fine fu proprio quest'ultimo ad arrendersi e a dar ragione agli "avversari".
La scelta non piacque assolutamente ai linguisti, che si appellarono alla sua vecchia funzione. Appena coniato, infatti, il termine "automobile" non era un sostantivo: accompagnava la parola "voiture" ("vettura") nel sintagma "voiture automobile" ("vettura automobile"). Dopo il 1890, invece, diventò un nome e scatenò una diatriba infinita tra i grammatici e il Consiglio di Stato: i primi volevano che continuasse ad essere utilizzato come aggettivo; il secondo, invece, come nome. Alla fine fu proprio quest'ultimo ad arrendersi e a dar ragione agli "avversari".
In Italia, la storia linguistica dell'automobile è ancor più bizzarra. Importata dalla Francia, infatti, inizialmente era di genere maschile - "un automobile" e non "un'automobile" con l'apostrofo -. Nel 1926 fu il noto poeta e scrittore Gabriele D'Annunzio - come ci ricorda Aldo Gabrielli su Corriere.it - a cambiare le carte in tavola, con un discorso che piacerà senz'altro a tutte le donne:
"L’Automobile - esordiva così D'Annunzio - è femminile.
Questa ha la grazia, la snellezza, la vivacità d’una seduttrice; ha,
inoltre, una virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza. Ma, per
contro, delle donne ha la disinvolta levità nel superare ogni
scabrezza".
Con buona pace di tutti gli uomini...