Come si scrive? "Menu" o "menù"? Un caso molto particolare di accentazione
Si scrive "menu" o "menù"? Questo è un caso molto particolare di accentazione, perché ci permette non solo di ricordare il clima di feste - menù di Natale, menu di Capodanno, menù pasquale, menu per matrimonio etc -, ma anche di ragionare in modo approfondito sulla lingua italiana: dobbiamo sempre tenere a mente che il nostro idioma non è un coacervo di regole messe lì per caso, ma un insieme di usi che tengono in equilibrio tutto il sistema e che dipendono pure dalla storia: qualche volta è proprio in questa che troviamo le risposte ai nostri dubbi.
Per dirla in altri termini, non sempre - anzi, quasi mai - la risposta è bianca o nera: molto spesso ci troviamo fra il bianco e il nero, con diverse sfumature di grigio; partendo da questi presupposti - e rimandandovi a questo intervento sulle zone grigie della lingua italiana - vediamo se "menu" si scrive con o senza accento.
La parola menu è presa in prestito dal francese ed è attestata per la prima volta nella lingua italiana scritta nel 1878. Nella lingua di partenza non ci sono dubbi: essendo, infatti, il francese, una lingua che accenta sempre l'ultima sillaba, non c'è bisogno di segnare l'accento. In italiano, invece, non c'è accordo neanche tra i dizionari più importanti: c'è chi propone la forma accentata, "menù", e chi, quella non accentata "menu", anche se la pronuncia, badate bene, è sempre la stessa.
Per dirla in altri termini, non sempre - anzi, quasi mai - la risposta è bianca o nera: molto spesso ci troviamo fra il bianco e il nero, con diverse sfumature di grigio; partendo da questi presupposti - e rimandandovi a questo intervento sulle zone grigie della lingua italiana - vediamo se "menu" si scrive con o senza accento.
La parola menu è presa in prestito dal francese ed è attestata per la prima volta nella lingua italiana scritta nel 1878. Nella lingua di partenza non ci sono dubbi: essendo, infatti, il francese, una lingua che accenta sempre l'ultima sillaba, non c'è bisogno di segnare l'accento. In italiano, invece, non c'è accordo neanche tra i dizionari più importanti: c'è chi propone la forma accentata, "menù", e chi, quella non accentata "menu", anche se la pronuncia, badate bene, è sempre la stessa.
Il dubbio nasce dal fatto che, mentre in francese l'accento non va segnato, perché l'ultima sillaba viene pronunciata sempre in modo più forte rispetto alle altre, in italiano c'è oscillazione: l'ultima sillaba viene accentata soltanto se la parola è tronca (se la pronunciate, quindi, come ventitré, perché, cioè, perciò, già e così via). In questo caso, è vero che la parola è tronca, ma è altrettanto vero che la sua forma originaria è senza accento. Cosa si fa allora? La si adatta al nostro sistema grammaticale o la si lascia così?
"In questi casi d’incertezza, si consiglia di guardare come si comporta qualche buon dizionario della lingua italiana. Il Treccani.it, s. v. menù, sostiene che menù, adattamento della forma menu, «è più usato in entrambi i significati», quello gastronomico e quello informatico. Il GRADIT di Tullio De Mauro, invece, considera menù soltanto una variante di menu, mentre quest’ultima è considerata la forma principale. Infine, il Sabatini Coletti.it cita soltanto la forma menu. Il GDLI di Salvatore Battaglia (ricchissimo e prestigioso dizionario storico della lingua italiana), viceversa, retrocede menu nella nota etimologica, recando a lemma soltanto l’adattamento menù".
Consiglia poi all'utente di non dannarsi, sostenendo che entrambe le forme sono corrette; potete scegliere, dunque, sia l'una sia l'altra variante: d'altra parte, noi all'inizio abbiamo fatto proprio così per metterlo in evidenza. Ma non cadete in errore: in un testo dovete scegliere fra l'una o l'altra forma, per una sorta di coerenza stilistica che non deve mai mancare. Per il resto, buona mangiata!