Cuore e ragione, sempre in conflitto tra loro. Blaise Pascal lo sa bene: guidano l'uomo nel fare determinate scelte, ad avere delle ...
Cuore e ragione, sempre in conflitto tra loro. Blaise Pascal lo sa bene: guidano l'uomo nel fare determinate scelte, ad avere delle particolari reazioni, a seconda che ci si lasci sopraffare dall'uno o che si utilizzi consapevolmente l'altra. Il filosofo parla spesso di questa lotta giornaliera dell'animo; ne dermina le fondamenta, e arriva alla conclusione secondo la quale è la loro presenza che ci permette di essere veramente umani, anche se non hanno lo stesso grado di importanza, e anche se c'è uno che, alla fine ha la meglio.
Partiamo dalla ragione, dall'esprit de géométrie. Secondo Pascal, essa ha la capacità di trovare un senso logico a tutte le cose che accadono intorno a noi, quelle che rientrano nello schema del sempre uguale, dell'abitudine, partendo da elementi che, già stabiliti, rendono possibili ragionamenti e dimostrazioni; ciò che prescinde da essa e che supera i limiti dell'immaginabile, infatti, non può essere spiegato in alcun modo, a tal punto che si parla di miracolo.
Lo spirito razionale, però, non potrà mai scoprire quello che rende possibile il ragionamento, la razionalizzazione dei dati colti dai cinque sensi; non potrà mai scoprire quegli elementi prefissati, captati a priori, carpiti dal cuore e dal suo esprit de finesse. Da questo deriva la celebre frase del filosofo: 'Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce'.
È il cuore, dunque, a porre le basi per il ragionamento, perché grazie alla sua facoltà di intuizione, riesce a recepire spazio e tempo, e a cogliere ogni cosa nella sua completezza, senza l'ausilio di processi ragionati o quant'altro: l'essere umano, ad esempio, viene considerato dal cuore come essere affascinante e divino; dalla ragione, invece, come animale che segue un ritmo biologico immutabile.
Per il filosofo, inoltre, grazie al cuore, l'uomo è riuscito a costruire i fondamenti della vera morale e della vera religione, quelle che provengono direttamente da Dio, del quale mai si può dubitare, in quanto - scrive Pascal - 'il cuore, e non la ragione, sente Dio. E questa è la fede: Dio sensibile al cuore e non alla ragione'.
Ognuno di noi, quindi, è capace di ascoltare e percepire la divinità , a patto che 'apra' davvero il proprio cuore.