Qual è il significato della parola "ad-hoccrazia"?
La parola nuova dell'appuntamento di oggi, "ad-hoccrazia", riguarda, come avrete senz'altro intuito, la politica; partiamo, dunque, dalle basi: molto sinteticamente (ma senza per questo essere fuorvianti), la "democrazia" si instaura quando il governo viene affidato al popolo; l'"oligarchia", invece, al governo dei migliori; l'"anarchia", infine, fa leva sull'autonomia e la piena libertà dell'individuo e sfocia nel rifiuto dello stato come ente sovrano: le parole composte da -crazia, insomma, sono parecchie. Ma cosa significa "ad-hoccrazia"?
I vocabolari non ne riportano la definizione, ma questo stralcio tratto da un articolo apparso su Il Foglio il 16 ottobre del 2004 rende senz'altro l'idea:
I vocabolari non ne riportano la definizione, ma questo stralcio tratto da un articolo apparso su Il Foglio il 16 ottobre del 2004 rende senz'altro l'idea:
"Il partito democratico è molto più simile a una 'ad-hoccrazia': una miscellanea di gruppuscoli che si sono messi insieme con l'unico scopo di vincere le prossime elezioni".
"Ad-hoccrazia", quindi, fa riferimento a strategie politice create per l'occasione, ad hoc, per raggiungere un determinato obiettivo.
Questo significato non ha nulla a che vedere con quello coniato negli anni Sessanta da Warren Bennis per indicare - scrivono quelli di Qualitiamo - un'organizzazione che non segue i principi classici del management, secondo i quali ognuno riveste un ruolo bene definito e permanente, ma favorisce l'impostazione di un'organizzazione più fluida, nella quale i singoli individui sono liberi di esercitare il proprio talento in base alle diverse esigenze aziendali.
E voi, avete qualche parola nel cassetto?