Nel passaggio dal latino all' italiano le vocali sono cambiate, secondo un sistema che abbiamo già illustrato e che definiamo ...
Nel passaggio dal latino all'italiano le vocali sono cambiate, secondo un sistema che abbiamo già illustrato e che definiamo 'romanzo comune', proprio perché tipico di tutte le lingue romanze (quelle che, cioè, derivano dalla lingua latina, anche dette 'lingue neolatine'). I fenomeni che hanno interessato tutto il sistema vocalico sono tantissimi; tra questi spicca senz'altro il dittongamento, che ha portato alla trasformazione delle vocali toniche (accentate) in dittonghi, in determinate condizioni.
Dando per scontato che avete le abilità necessarie per distinguere un dittongo da un trittongo o da uno iato, procediamo con degli esempi, ma solo dopo aver illustrato in quale contesto una vocale diventa dittongo nel passaggio dal latino all'italiano: una vocale latina produce dittongo quando è una medio-bassa accentata e si trova in una sillaba aperta.
Le vocali medio-basse sono la e e la o più basse di questo triangolo vocalico:
Esse si sono prodotte secondo questo schema (quello del 'romanzo comune') e rappresentano, ovviamente, due modi diversi di pronunciare la e e la o:
Quando queste vocali si trovano in sillaba libera o aperta, vale a dire in una sillaba o costituita da una sola vocale o che termina in vocale, dittongano.
Procediamo con degli esempi per rendere meglio il concetto:
MĔLE > miele ['mjɛle]
PĔDE > piede ['pjɛde]
FŎCU > fuoco ['fwɔco]
RŎTA > ruota ['rwɔta]
Tutte le vocali medio-basse, come potete ben vedere, sono accentate e si trovano in una sillaba aperta: il dittongamento è, dunque, inevitabile.