I più appassionati di Linguistica Romanza e di Storia della Lingua Italiana sapranno senz'altro che l' articolo determinativo ...
I più appassionati di Linguistica Romanza e di Storia della Lingua Italiana sapranno senz'altro che l'articolo determinativo e quello indeterminativo non esistevano nella lingua latina e che sono sorti come evoluzione dai dimostrativi e dai numerali. Nella storia linguistica della nostra penisola, però, il sardo fa storia a sé, tant'è che quando parliamo di lingue romanze (gli idiomi che hanno, cioè, come madre il latino) non lo includiamo nella lingua italiana. In qualsiasi manuale specialistico, infatti, troverete scritto che le lingue neolatine sono l'italiano, il sardo, il catalano, l'occitano, il portoghese, il romeno e il francese.
Tra le particolarità del sardo, il cui statuto oscilla tra dialetto e lingua vera e propria, c'è senz'altro l'articolo determinativo; a differenza dell'italiano, infatti, non deriva dai dimostrativi ILLE ILLA ILLI, ma da IPSE/IPSUM e non si presenta nelle forme il lo la, i gli le. Gli articoli determinativi sardi, non per niente, sono su/sa al singolare e sos/sas al plurale; la stessa forma di articolo si trova nel balearico, un dialetto di tipo catalano (quindi, romanzo) delle omonime isole, dove si hanno es/sa ed es/sos/ses.
La lingua sarda è tra le più conservative di quelle che derivano dal latino; in altri termini, si tratta dell'idioma che è più vicino alla lingua madre (in termini percentuali, è cambiato all'incirca dell'8%). Le sue caratteristiche sono moltissime; alcune sono tipiche anche della lingua italiana; altre, invece, se ne discostano completamente.
Come potete ben vedere nella cartina, inoltre, in Sardegna si parlano anche altre lingue, il catalano per esempio, che, riconosciuto dallo stato italiano, è tutelato, secondo i principi della Costituzione e della normativa vigente (qui troverete ulteriori approfondimenti sulla situazione linguistica della nostra penisola).