L' italiano non appartiene al gruppo delle lingue tonali : il significato della parola non varia in base al tono , ma dipende da...
L'italiano non appartiene al gruppo delle lingue tonali: il significato della parola
non varia in base al tono, ma dipende da altri fattori. Sappiamo distinguere,
per esempio, 'cane' da 'gatto', perché sono scritti in modo diverso ed è proprio per questo motivo che entrambi hanno significati
differenti; in linea di massima, dunque, si può dire che il significato delle
nostre espressioni linguistiche dipende dalla loro forma.
Non è sempre così, però. Pensate alle varie figure retoriche, che permettono di usare la parola in modo piuttosto 'sfumato'; per fare un esempio, se date del 'maiale' a una persona, richiamate sì l'animale, ma non lo fate di certo perché il diretto interessato ha cambiato improvvisamente sembianze; non per niente, tra l'altro, la parola 'maiale' è entrata nei vocabolari non solo come una specie di mammifero, ma anche, citando il Sabatini-Colletti, come una interiezione:
'Persona molto sporca o ingorda, eccessiva nel mangiare e di conseguenza grassa; anche persona moralmente ripugnante; in particolare, chi fa discorsi osceni o compie atti di molestia sessuale SIN sporcaccione'.
Non è sempre così, però. Pensate alle varie figure retoriche, che permettono di usare la parola in modo piuttosto 'sfumato'; per fare un esempio, se date del 'maiale' a una persona, richiamate sì l'animale, ma non lo fate di certo perché il diretto interessato ha cambiato improvvisamente sembianze; non per niente, tra l'altro, la parola 'maiale' è entrata nei vocabolari non solo come una specie di mammifero, ma anche, citando il Sabatini-Colletti, come una interiezione:
'Persona molto sporca o ingorda, eccessiva nel mangiare e di conseguenza grassa; anche persona moralmente ripugnante; in particolare, chi fa discorsi osceni o compie atti di molestia sessuale SIN sporcaccione'.
Il significato, quindi, in questo caso dipende non tanto dalla forma della
parola, ma dal contesto in cui la utilizziamo. Lo stesso vale per le frasi. Se
sono un imprenditore e sto contrattando con un cliente, il mio invito 'si vuole
accomodare?' avrà sicuramente un significato diverso dalla situazione in cui un
insegnante, dopo aver litigato con un genitore durante un colloquio, gli chiede
di lasciare l'aula in cui hanno discusso animatamente. Entriamo in un campo
della linguistica che definiamo 'pragmatica', e che studia l'uso delle
espressioni linguistiche.
Torniamo, però, all'introduzione, quando abbiamo parlato di 'lingua tonale', sostenendo
senza dubbi che l'italiano è una lingua non tonale e che il significato delle
parole non dipende dal tono.
Quest'ultimo, definito come l''altezza'
del suono della sillaba, può essere paragonato, per rendere meglio l'idea,
alla tonalità delle note musicali (più è alto il tono, più la nota è 'acuta' o
'alta').
Ci sono delle lingue - parlate soprattutto nell'Africa subsahariana,
nella Cina e nell'Indocina - che sono caratterizzate proprio dalla 'tonalità';
a un tono diverso della stessa sillaba, infatti, corrisponde un significato
diverso.
Prendiamo in considerazione, per esempio, la parola 'ma' del cinese mandarino (esempio classico di lingua tonale). Se pronunciata:
1. Mā, può significare 'mamma' (妈)
2. Má, può significare 'canapa' (麻)
3. Mǎ, può significare 'cavallo' (马)
4. Mà può significare 'insultare' (骂)
I toni del cinese, come potete notare, sono quattro, ai quali se ne aggiunge uno, il 'neutro' pre la precisione, e sono contrassegnati da un segno grafico particolare collocato, nel nostro caso, sulla vocale -a; non mancano all'appello, comunque, lingue in cui i toni sono persino otto.
1. Mā, può significare 'mamma' (妈)
2. Má, può significare 'canapa' (麻)
3. Mǎ, può significare 'cavallo' (马)
4. Mà può significare 'insultare' (骂)
I toni del cinese, come potete notare, sono quattro, ai quali se ne aggiunge uno, il 'neutro' pre la precisione, e sono contrassegnati da un segno grafico particolare collocato, nel nostro caso, sulla vocale -a; non mancano all'appello, comunque, lingue in cui i toni sono persino otto.
Niente di tutto questo, come già detto, ha a che fare con l'italiano, in cui l'altezza
del suono della sillaba non assume mai carattere distintivo. Provate a pronunciare la parola 'ma' con toni diversi: in alcuni casi vi sembrerà, se non impossibile, estremamente difficile.