Le parole ' omofobo ' e ' omofobico ' sono entrate nell'uso solo recentemente, visto che è da pochi anni che non si f...
Le parole 'omofobo' e 'omofobico' sono entrate nell'uso solo recentemente, visto che è da pochi anni che non si fa altro che parlare di un argomento, l'omosessualità per l'appunto, prima considerato un vero e proprio tabu. Entrambe le parole fanno riferimento alla paura ('fobia') nei confronti di persone dello stesso ('omo') sesso; sia le donne sia gli uomini, dunque, sono coinvolti in questo evidente processo di discriminazione e tutti i generi, quindi, possono essere accusati di 'omofobia': non solo i maschi.
Ma un uomo è 'omofobo' o 'omofobico'? La risposta è abbastanza semplice: basta scomporre le due parole; 'omofobo' in omo + fob + o e 'omofobico' in omo + fob + ic + o; come vedete, la differenza tra i due termini sta nella parte finale delle parole, 'fobo' e 'fobico' per l'esattezza; questi due suffissi sono portatori di un significato ben preciso e formano parole piuttosto diverse, grammaticalmente parlando: 'fobo' si utilizza per formare aggettivi e nomi; 'fobico', invece, solo per i primi.
Direte, quindi, 'un uomo e una donna omofobi' e non 'un uomo e una donna omofobici'.