Corsi Tfa, a Perugia il costo più alto d'Italia „ Giovani laureati e precari in possesso di una laurea che non li ha ancora abi...
Giovani laureati e precari in possesso di una laurea che non li ha ancora abilitati de iure all'insegnamento potranno finalmente partecipare ai TFA. La speranza, insomma, è tornata; non per avere un posto sicuro, però: secondo la Flc Cgil, il nuovo progetto non risolverà la situazione, ma permetterà di ottenere un lavoro a tempo determinato. Non è un male, visti i tempi che corrono - starete pensando -; come al solito, però, c'è anche il risvolto della medaglia: il governo ha deciso che i Tirocini Formativi Attivi non dovranno sottrarre risorse economiche allo Stato, ma che dovranno essere pagati dagli stessi che cercano lavoro.
Avete letto bene: per un lavoro che potrà rivelarsi tutt'al più provvisorio, quello dell'insegnante, è prevista una sorta di autofinanziamento. Bisogna prima pagare, infatti, la prima tassa di 100 euro per la prova selettiva, che escluderà i meno capaci (i quali, ovviamente, non saranno rimborsati). Dopo aver pagato la prima tassa, i più fortunati dovranno sostenere spese per un totale che va dai 2.000 ai 3.000 euro, maggiorati della la tassa regionale (77.40 euro), che varia a seconda delle università. A Perugia, pensate, il costo è di ben 3077.40 euro; proprio qui, infatti, la protesta è esplosa.
A favore di coloro che vorranno tentare la fortuna, mettendo alla prova la propria preparazione, 'scomodando', quindi il portafogli, si è espressa, tra le voci più autorevoli, la Flc Cgil, che ha sottolineato più volte l'atto di scelleratezza del Governo, vecchio e nuovo, convinto che chiedere denaro a coloro che non hanno ancora un lavoro stabile, ma che lo inseguono da anni, sia scontato e non scorretto.
Il TFA dimostrerà di essere davvero un toccasana per il mondo dell'istruzione?