Oggi è il 145° anniversario della nascita di Luigi Pirandello , autore non solo di innumerevoli novelle , ma anche drammaturgo di grandi...
Oggi è il 145° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, autore non solo di innumerevoli novelle, ma anche drammaturgo di grandissima fama (non disdegnava neanche la poesia, in realtà ). È considerato uno dei protagonisti più originali e talentuosi della storia della letteratura italiana moderna, in grado di creare capolavori che hanno inaugurato un nuovo modo di scrivere e un'inedita maniera di partorire personaggi: dotati di una psicologia particolare, i volti delle sue storie lottano ogni giorno contro una psiche indomabile, che palesa loro tutta la verità della vita, una esistenza non di certo piacevole, ma amara.
Nato a Girgenti nel 1867, Pirandello ha vissuto per molto tempo in una famiglia agiata, al riparo da qualsiasi preoccupazione economica - riuscendo a seguire le sue passioni sin dall'infanzia -, fino alla perdita di tutto il proprio patrimonio a causa della rovina dell'azienda paterna nel 1903. Nonostante questo, non si è perso mai d'animo, e scrivendo saggi, poesie, romanzi e novelle - queste ultime raccolte nella celebre Novelle per un anno, opera rimasta incompiuta - è riuscito a superare quel tragico periodo della sua vita, grazie al denaro racimolato dalla vendita dei suoi scritti.
Di Pirandello si notò sin da subito il gigantesco talento come autore drammatico, un'abilità che gli permise di farsi conoscere in tutta Italia. Nel 1925 decise di dirigere lui personalmente il Teatro d'arte di Roma e dare vita a una compagnia vera e propria. I suoi drammi furono un successo dopo l'altro, tant'è che nel 1934 conquistò anche l'ambito premio Nobel per la letteratura.
In ogni sua opera lo scrittore italiano concilia due temi onnipresenti: la forma e la vita.
Definisce "forma" tutto ciò che la gente cuce addosso attraverso le sue opinioni: appariamo agli occhi degli altri diversi da quelli che noi crediamo di essere, e ogni singola persona ci concepisce in maniera differente.
Con "vita", invece, intende qualcosa che scorre dentro di noi, ma che non riusciamo né ad arrestare né a controllare; per questo non ci resta che osservare la nostra esistenza sfuggirci di mano, incapaci di opporre resistenza.
Ci lasciamo vivere dalla vita, quindi: è come se la nostra esistenza possedesse paradossalmente una vita e noi stessimo fermi in un punto ad ammirala con distacco, con amarezza e con profonda rassegnazione. Ci si illude di vivere quando indossiamo le molteplici maschere, quando, cioè, cerchiamo di apparire in un modo anziché in un altro: per esempio, mostriamo la maschera dei figli, dolci o rivoltosi, ai nostri genitori; quella di studenti ai nostri professori; quella di persone per bene alla gente che non ci conosce per davvero; e così via.
Definisce "forma" tutto ciò che la gente cuce addosso attraverso le sue opinioni: appariamo agli occhi degli altri diversi da quelli che noi crediamo di essere, e ogni singola persona ci concepisce in maniera differente.
Con "vita", invece, intende qualcosa che scorre dentro di noi, ma che non riusciamo né ad arrestare né a controllare; per questo non ci resta che osservare la nostra esistenza sfuggirci di mano, incapaci di opporre resistenza.
Ci lasciamo vivere dalla vita, quindi: è come se la nostra esistenza possedesse paradossalmente una vita e noi stessimo fermi in un punto ad ammirala con distacco, con amarezza e con profonda rassegnazione. Ci si illude di vivere quando indossiamo le molteplici maschere, quando, cioè, cerchiamo di apparire in un modo anziché in un altro: per esempio, mostriamo la maschera dei figli, dolci o rivoltosi, ai nostri genitori; quella di studenti ai nostri professori; quella di persone per bene alla gente che non ci conosce per davvero; e così via.
Ma c'è una soluzione per distruggere una volta per tutte queste maschere e per lasciarci andare, così, al giusto flusso della nostra vita? Certo, Pirandello ne trova due, due vie di liberazioni estreme: la prima è la pazzia, mentre la seconda è la morte.
Lo scrittore spiega che alcuni uomini - consapevoli dell'esistenza di questo gioco di maschere e dei quali lui stesso fa parte - sono dotati di una particolare sensibilità , che prende il nome di umorismo (il saggio in cui parla dell'umorismo si intitola proprio così, L'umorismo): questo è considerato come un sentimento del contrario, che permette di andare oltre la comicità , l'avvertimento del contrario: se, per esempio, si osserva un'anziana signora esageratamente imbellettata, tanto da risultare ridicola, la prima cosa che si innesca automaticamente in noi è il riso; poi, però, il riso termina, e si riflette sul perché quella donna di una certa età è vestita in quel modo, scoprendo infine il dramma che è recondito in quella bizzarria.
Le opere di maggior successo di Pirandello, e quelle che vengono maggiormente trattate dai docenti nelle scuole superiori, sono: Il fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila, L'esclusa, La patente, Sei personaggi in cerca d'autore, Quaderni di Serafino Gubbio Operatore e molte altre ancora.
Oggi Google, proprio in occasione del 145° anniversario della sua nascita, ha deciso di dedicare allo scrittore italiano un doodle davvero bello in suo onore.