La differenza tra sillabe toniche e atone sta nell' accento . Anche se le parole " atono " e " tonico " possono ...
La differenza tra sillabe toniche e atone sta nell'accento. Anche se le parole "atono" e "tonico" possono sembrare difficili a primo impatto, non fanno riferimento a nulla di complesso: il primo aggettivo significa "debole" "fiacco"; il secondo, invece, "vigoroso"; si tratta, insomma, di due contrari o antonimi.
Precisato questo - e dando per scontato che sappiate cosa sia una sillaba -, le due parole sono facilmente correlabili all'accento: una sillaba atona non è accentata, quindi è debole; una sillaba tonica, invece, lo è; "atono" e "tonico", dunque, fanno parte del lessico della fonetica, branca della linguistica che studia i suoni realizzati da ogni singolo parlante.
Ma veniamo agli esempi: sillabe toniche sono sicuramente mo di a.mo.re, cuo di cuo.re, lu di sa.lu.me, se di se.me, pa di par.te.ci.pa.re etc; esempi di sillabe atone, invece, sono a e re di a.mo.re, re di cuo.re, sa e me di sa.lu.me, me di se.me, par ci e re di par.te.ci.pa.re.
A prescindere dalla differenza tra sillaba atona e tonica, vale la pena notare che:
- Una sillaba può essere sia implicata (o chiusa), quando termina per consonante, sia libera (o aperta), quando termina per vocale;
- Una vocale può costituire autonomamente sillaba; una consonante, no;
- Esistono più accenti: parlando dell'accentazione di "partecipare" non abbiamo scritto, infatti, che te è una sillaba atona, proprio perché su questa ricadrebbe un accento secondario (meno importante rispetto a quello principale), che non va mai e poi mai indicato.
In conclusione, provate a svolgere i seguenti esercizi, indicando:
1. Quali sillabe sono toniche in: "ancora", "pomodoro", "acquazzone", "gemelli", "miscuglio", "evapora";
2. Quali sillabe sono libere in: "maestro", "astronauta", "acquitrino", "aiuola", "aereo", "giocherellare";
3. Quanti accenti ci sono nelle seguenti parole: "meccanicisticamente", "pomodoro", "fisarmonica", "ventitré".