Carolina Picchio, la ragazza morta suicida a causa del bullismo , ieri, 5 febbraio 2013, è stata ricordata dai cittadini di Novara con un...
Carolina Picchio, la ragazza morta suicida a causa del bullismo, ieri, 5 febbraio 2013, è stata ricordata dai cittadini di Novara con una fiaccolata, a un mese esatto dal suo decesso. Una fiaccolata realizzata non solo per commemorare Carolina, ma anche per sostenere la lotta contro chi, con insulti e sbeffeggiamenti vari, si prende gioco dei più sensibili.
L'invito all'evento è stato diffuso su Facebook dalla sorella di Carolina, Talita Paula Leite, che ha chiesto la partecipazione di giovani e meno giovani. La ragazza ha confessato di aver intrapreso una vera e propria campagna contro il bullismo e il nuovissimo, e purtroppo dilagante, cyberbullismo. La piccola Picchio (di soli 14 anni) veniva attaccata, con parole poco carine, su due fronti: all'interno della scuola che frequentava (l'Itc Pascal di Romentino) e anche su Facebook; non aveva pace, la giovane, e il 4 gennaio, proprio dopo aver subìto l'ultima burla, avrebbe deciso di togliersi la vita:
"Carolina era bella, sorridente, solare - la ricordano così alcuni compagni di classe -, ma aveva anche una tristezza sua e poco la confidava. Forse c’è
stata una goccia di troppo sul vaso già colmo. Ma non è giusto ciò che
sta accadendo in rete e, in parte, in strada".
In una lettera la ragazza avrebbe scritto tutti i suoi segreti, avrebbe messo su carta quella tristezza di cui i suoi amici raccontano; ma purtroppo non è stato rinvenuto dagli inquirenti nessun diaro segreto né qualcosa di simile per far maggior chiarezza sul caso.
Carolina Picchio ora sarebbe ancora bersaglio di alcuni presunti troll che girerebbero in rete, artefici consapevoli della sofferenza di chi ha perso la quattordicenne. A quando seri provvedimenti per chi non utilizza il web con rispetto? Quante altre persone dovranno morire ancora, prima che qualcuno intervenga?