Come si legge bene in latino? E come si riconosce la quantità di una sillaba? Segui la nostra guida per non sbagliare mai
Come si fa a leggere in latino? Come capire qual è la giusta quantità delle sillabe e dove mettere l'accento? Oggi vi spiegheremo come fare, seguendo alcune semplici regole.
Una delle differenze principali tra la nostra lingua e quella latina (ma anche greca) è il tipo di accento: si è passati, per la precisione, da una metrica quantitativa (basata sulla quantità), ad una accentuativa, basata sul ritmo. Questo cambiamento si avvertiva già nel I sec. d.C.
Una delle differenze principali tra la nostra lingua e quella latina (ma anche greca) è il tipo di accento: si è passati, per la precisione, da una metrica quantitativa (basata sulla quantità), ad una accentuativa, basata sul ritmo. Questo cambiamento si avvertiva già nel I sec. d.C.
Metrica quantitativa e accentuativa
La nostra metrica, italiana, accentuativa, si basa infatti sull'alternanza di sillabe accentate (toniche) e sillabe prive di accento (àtone), e non altera la pronuncia naturale delle parole. Tutto il contrario per la metrica latina.
Essa infatti si basa sul principio musicale della successione di sillabe lunghe e brevi. Gli antichi riuscivano a percepire la differenza tra una sillaba di durata maggiore e una di durata minore; per noi, invece, questa possibilità è del tutto esclusa. Possiamo solo cercare di capire quali fossero le sillabe lunghe e brevi, ma non riusciremo mai a pronunciare le parole esattamente come gli antichi romani.
Come si riconosce una sillaba breve da una lunga?
Ci sono delle regole generali da seguire per leggere bene in latino, ma il più delle volte, per avere l'assoluta certezza della quantità di una sillaba, bisognerà ricorrere al vocabolario, che riporta sempre un simbolo di mezzaluna sulle sillabe brevi (ĕ), e un trattino sulle sillabe lunghe (ē).
Le regole per capire la quantità delle sillabe in latino
- Una sillaba formata da dittongo è lunga:
LĀŪRUS 'lauro'; PŌĒNA 'pena' - Una sillaba formata da una vocale seguita da un'altra vocale di solito è breve (ricorda il detto: vocalis ante vocalem brevis est):
RIDĔO 'sorriso' - Una sillaba, formata da una vocale seguita da due o più consonanti o da una doppia, generalmente è lunga (si dice in questo caso che è lunga per posizione):
AUDĀX 'audace' - Una sillaba, formata da una vocale breve seguita da due consonanti di cui la seconda sia r o l, è ancipite, cioè può essere lunga o breve (da tenere presente soprattutto quando si mettono gli accenti per una lettura metrica in poesia):
VOLŬCRES 'uccelli' può in poesia essere VOLŪCRES.
Queste sono le regole principali su quantità e accenti, alle quali dovete aggiungere, ovviamente, le tre leggi che abbiamo approfondito qui; per una buona lettura in latino, però, serve anche molta pratica; a differenza del greco, dove gli accenti sono sempre segnati, bisogna andare un po' a memoria. E, se si ha un dubbio, bisogna sempre ricorrere al vocabolario, fido alleato!