Riassunto di vita e opere di Carlo Goldoni: vi raccontiamo chi è una delle voci più importanti del teatro italiano in una biografia pensata per preparare compiti e interrogazioni velocemente
Oggi vi presentiamo la vita e le opere Carlo Goldoni in una biografia che vi permetterà di capire chi è il davvero commediografo che ha cambiato la storia del teatro italiano attraverso la sua riforma. La sua fama è senza dubbio almeno europea, ma certamente anche internazionale: si tratta infatti di una delle voci più significative della commedia di tutti i tempi. Proponiamo prima una scheda con un riassunto sulla sua vita, soffermandoci poi con uno schema sulle sue opere principali per poterci orientare nello studio.
Biografia di Carlo Goldoni: una vita all'insegna del teatro
Carlo Goldoni è nato a Venezia il 25 febbraio del 1707 da una famiglia borghese: il padre, infatti, è un medico presso varie città italiane, e cerca di avviare a tale professione il figlio. Fino ai vent'anni prosegue con studi non sempre regolari, cui alterna alcune fughe e la passione mai sopita per il teatro (si appassiona, ad esempio, alle commedie del latino Plauto). Verso la fine degli anni venti inizia l'attività teatrale, sia come attore sia come autore; ma a causa della morte del padre si trasferisce con la famiglia a Venezia, nel 1731, per le ristrettezze economiche. Lo stesso anno si laurea a Padova in giurisprudenza.
Due anni dopo fugge a Milano, dove conosce Giuseppe Imer, un capocomico, che lo fa lavorare in teatro a Venezia e gli permette di tornare in Veneto. Da 1737 al 1741 dirige il teatro San Giovanni Crisostomo, creandosi un'ampia esperienza teatrale sul campo, fatta non solo di studi ma anche di messe in scena e reale lavoro con gli attori. In questi anni prende forma la sua riforma del teatro. Nel 1743 fugge nuovamente da Venezia a causa di una truffa; in quello stesso anno scrive La donna di garbo, la prima commedia con il copione interamente scritto.
Tra il 1745 e il 1748 si ferma a Pisa e lavora come avvocato, anche se non rinuncia alla passione per il teatro. Ritorna a Venezia nel 1748 assieme alla compagnia di Gerolamo Medebach e si impegna nel teatro Sant'Angelo: con lui contrae l'impegno di scrivere otto commedie all'anno, che riesce a mantenere, anche con livelli molto alti (per esempio compone la Locandiera, La bottega del caffè, I pettegolezzi delle donne). Dal 1753 al 1762 lavora, alle dipendenze dei fratelli Vendramin, per il teatro San Luca, con minor successo, anche se compone alcune opere straordinarie, come I rusteghi, Le smanie per la villeggiatura, Le baruffe chiozzotte, Sior Todero brontolon. In quegli anni inizia la stampa delle sue opere presso l'editore Pasquali. Infuriano intanto le polemiche sulla sua riforma del teatro, prima con Pietro Chiari e poi soprattutto con Carlo Gozzi.
Nel 1762 si trasferisce a Parigi, ma senza il successo sperato, perché i dettami della sua riforma non vengono accolti come si aspettava; scrive comunque alcune commedie in francese. Dal 1765 al 1770 insegna italiano alle figlie di Luigi XV a Versailles, e non si occupa più di teatro; vi ritorna poi tra il 1775 e il 1780.
Muore il 6 febbraio del 1793, in condizioni di semi indigenza, visto che dal 1792 gli era stata revocata la pensione; negli ultimi anni si dedica alla composizione delle Memorie.
Schema e riassunto delle opere di Carlo Goldoni
Per quanto riguarda le opere di Goldoni, dividiamo in questo schema le commedie dagli altri testi:
Prefazione: non si tratta di un vero e proprio testo autonomo, ma della Prefazione alla prima edizione delle commedie presso l'editore Bettinelli di Venezia, nel 1750. Tale scritto è fondamentale per le dichiarazioni di poetica contenute, anche perché serve come base per ricostuire le dichiarazioni di poetica dell'autore.
Mémoires: è un'opera autobiografica scritta in francese. È opportuno ricordare che Goldoni aveva scritto di sé anche in altre occasioni, per esempio nelle Lettere oppure nelle Memorie italiane, premesse all'edizione delle commedie di Pasquali. Il testo francese, invece, viene scritto a partire dal 1783 e stampati nel 1787 a Parigi. L'autore sceglie di identificare la propria vita con la sua carriera teatrale, come se vi fosse destinato e come se la sua vita non fosse altro che una lunga commedia. Tutto ciò la rende più romanzata e meno intima della grande autobiografia romanzata di Alfieri, solo di pochi anni successiva.
Le commedie principali di Carlo Goldoni
Le commedie di Goldoni sono più di duecento, quindi è impensabile, oltre che poco utile, elencarle tutte. Forniamo piuttosto un elenco dei testi che sono più significativi, in modo da poter orientare le studio personale. Bisogna ricordare che i testi di Goldoni sono scritti in italiano, in dialetto veneziano (o con altre sfumature, come nel caso delle Baruffe chiozzotte, scritte nel dialetto di Chioggia) e in francese:
- La donna di garbo: è la prima commedia interamente scritta, composta nel 1743.
- La famiglia dell'antiquario: del 1750. Goldoni si occupa della laboriosità borghese che deve tenere a bada gli impeti disgregatori della famiglia.
- I pettegolezzi delle donne: per la prima volta, Goldoni si occupa interamente del mondo popolano, interessandosi in particolare alle battute di spirito che dominano questo ambiente.
- La locandiera: è probabilmente la commedia più nota e conosciuta di Goldoni, composta e andata in scena nel 1752. Qui trovate un importante approfondimento con riassunto e analisi.
- I rusteghi: del 1760. Si tratta di un testo particolarmente importante per capire alcune delle idee della riforma di Goldoni. In esso, infatti, vediamo in scena vari personaggi che possono essere ricondotti alla maschera tradizionale di Pantalone, ma con sfumature psicologiche diverse tra loro. La maschera, quindi, pur rimanendo un punto di riferimento, viene approfondita, analizzata, modellata su psicologie più reali e per niente stereotipate. Inoltre, la commedia fornisce anche una critica dell'avida borghesia veneta, che mette a repentaglio, per il profitto, la sussistenza degli ideali tradizionali positivi, portati invece avanti dalle donne e dai giovani.
- La trilogia della villeggiatura: è un trittico di tre testi, Le smanie per la villeggiatura, Le avventure della villeggiatura e Il ritorno della villeggiatura, di cui il primo è il più vivace e significativo. Goldoni critica la frivolezza e la mancanza di impegno dei nuovi arricchiti, che pensano solo allo sfoggio del proprio benessere senza preoccuparsi del miglioramento della società. Troviamo qui espressi alcuni dei dettami propri dell'Illuminismo. Un esito estremo di tale situazione negativa si trova espresso nel Sior Todero brontolon, in cui un vecchio interessato solo al proprio interesse personale viene sconfitto dalla nuora.
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Ora che avete a disposizione questo riassunto su vita e opere di Carlo Goldoni, sicuramente non avrete problemi a superare interrogazioni e compiti in classe: non vi resta che studiare bene e con concentrazione!
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La foto è tratta da Pixabay.com