Come si traduce l'ablativo assoluto nominale del latino e cos'è esattamente? Perché si chiama così e quali sono gli errori da evitare. La nostra spiegazione vi fornirà qualsiasi chiarimento per evitare errori durante le verifiche scritte e orali
Se vi state chiedendo cos'è l'ablativo assoluto nominale del latino, e non trovate risposta, probabilmente dopo aver letto questa spiegazione avrete le idee più chiare; in effetti, di seguito, tratteremo la definizione di ablativo assoluto nominale e spiegheremo in maniera chiara come tradurlo senza fare errori di alcun tipo: l'argomento non è difficilissimo e quindi non ha senso prendersi qualche penalità solo perché non si è studiato a dovere (e potreste prendere più di una penalità, a dire il vero, visto che gli ablativi assoluti sono molto frequenti in latino).
Come sappiamo, l'ablativo assoluto è composto da un termine verbale (participio presente o perfetto) ed un termine nominale (un sostantivo o un pronome, magari anche accompagnati da attributo): ve ne abbiamo parlato nel nostro approfondimento sull'ablativo, fornendovi anche un buon numero di esempi per capire a fondo l'argomento (e vi consigliamo di leggere quanto scritto, poiché vi potrebbe tornare molto utile). Ma veniamo al cuore di questa spiegazione: l'ablativo assoluto nominale si chiama così poiché è privo del participio e risulta dunque costituito da due sostantivi o da un sostantivo o pronome con attributo.
Attenzione, però: nell'ablativo assoluto nominale il participio non manca del tutto, ma è solo "nascosto"; infatti, la costruzione di questo ablativo prevede la presenza del verbo ESSE ("Essere"), che tuttavia è sottinteso, in quanto tale verbo non possiede participi (tranne quello futuro).
Esempio: Caesare duce.
Traduzione: Quando Cesare (era) comandante. (oppure, più liberamente: sotto la guida di Cesare).
Abbiamo dato all'ablativo valore di subordinata temporale ed esplicitato il verbo "essere", che era sottinteso. Il metodo di traduzione, in fondo, non si discosta molto da quello per il regolare ablativo assoluto.
Esempi di ablativo assoluto nominale in latino
Osserviamo, ora, altre frasi d'esempio con l'ablativo assoluto nominale, facendo attenzione alla traduzione:
- Caesare consule "Quando (era) console Cesare (o 'durante il consolato di Cesare')";
- Me puero "Quando (ero) bambino (o 'durante la mia infanzia')";
- Mario vivo "Quando Mario (era) ancora vivo (o 'durante la vita di Mario')";
- Omnibus invitis "(Essendo) tutti indisposti (o 'contro il volere di tutti')";
- Te adiutore "(Essendomi) tu aiutante (o 'con il tuo aiuto')".
Ricordate che spesso l'ablativo assoluto nominale viene tradotto come subordinata causale in quanto i Romani usavano scandire il tempo attraverso gli eventi; per indicare un anno, spesso si usavano espressioni come Cicerone consule ("Quando Cicerone (era) console" o, semplicemente, "Sotto il consolato di Cicerone").
Esempi d'autore con ablativo assoluto nominale
Adesso, invece, vediamo degli esempi d'autore con ablativo assoluto nominale:
Esempio 1: Tamen, me salvo, cito aquam liberam gustabunt. (Petronio)
Traduzione: Tuttavia, se io (sarò) in salute, presto (loro) gusteranno acqua libera. (nel senso di "liberamente")
Esempio 2: Athenienses totam eam rem, auctore Aristide, repudiaverunt. (Cicerone)
Traduzione: Gli Ateniesi rifiutarono tutta quella faccenda, su richiesta di Aristide.
Capire cos'è l'ablativo assoluto nominale è importante, in quanto - come abbiam detto - è un costrutto latino diffuso e ben radicato nella lingua. Leggendo attentamente questa spiegazione e memorizzando le caratteristiche generali del costrutto, sicuramente chiedendo chiarimenti tramite la sezione Commenti di questo blog, non dovreste avere problemi qualora vi doveste imbattere in questa particolare proposizione latina, durante verifiche scritte e orali. Buona traduzione!
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