Questo riassunto breve su ogni libro del De bello Gallico di Giulio Cesare vi permetterà di comprendere a fondo l'opera del noto condottiero romano quando sarete chiamati a fare traduzioni a casa o in classe
Qui di seguito vi presentiamo un riassunto breve del De Bello Gallico di Cesare. Si tratta di un commento necessario per gli articoli di traduzione dell'opera presenti sul nostro sito perché non è corretto (né concepibile) ridurre la traduzione a un mero esercizio di tecnica: l'opera dev'essere conosciuta e solo così potrete capirne il senso. Ma veniamo al dunque partendo da un dato scontato ma importante: i Commentarii de bello Gallico furono redatti dal celeberrimo generale romano Gaio Giulio Cesare al tempo degli scontri che videro protagonisti i Romani e i Galli (abitanti dell'odierno territorio francese) in una serie di campagne militari intraprese dal 58 a.C.
In questo articolo vi proponiamo un riassunto generale di ognuno dei sette libri che compongono l'opera oltre ad alcune informazioni che potrebbero essere utili a coloro che si accingono a studiare e a tradurre il De bello Gallico. Il De bello Gallico appartiene al genere storiografico dei commentarii, termine che può essere tradotto serenamente con diari.
Antenati dei commentarii erano gli annales, inizialmente redatti dai pontefici, che narravano, in breve, notizie riguardanti eventi particolarmente straordinari (guerre, vittorie di atleti o condottieri, catastrofi etc.). Similmente lo scopo del commentarius è quello di riportare una serie di avvenimenti reali, tuttavia vissuti in prima persona dall'autore stesso (è un genere che fa dunque parte dell'autobiografia memorialistica) e quindi filtrati dall'autore stesso, sebbene Cesare dimostra di avere una penna quasi totalmente imparziale.
Proseguiamo con il nostro riassunto breve sul De bello Gallico trattando la materia di ogni libro.
In questo articolo vi proponiamo un riassunto generale di ognuno dei sette libri che compongono l'opera oltre ad alcune informazioni che potrebbero essere utili a coloro che si accingono a studiare e a tradurre il De bello Gallico. Il De bello Gallico appartiene al genere storiografico dei commentarii, termine che può essere tradotto serenamente con diari.
Antenati dei commentarii erano gli annales, inizialmente redatti dai pontefici, che narravano, in breve, notizie riguardanti eventi particolarmente straordinari (guerre, vittorie di atleti o condottieri, catastrofi etc.). Similmente lo scopo del commentarius è quello di riportare una serie di avvenimenti reali, tuttavia vissuti in prima persona dall'autore stesso (è un genere che fa dunque parte dell'autobiografia memorialistica) e quindi filtrati dall'autore stesso, sebbene Cesare dimostra di avere una penna quasi totalmente imparziale.
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De bello Gallico, riassunto dei temi di ogni libro
- Libro I, campagna contro il popolo degli Elvezi e scontro con Ariovisto, re degli Svevi; dopo un excursus etnografico sul territorio e le popolazioni della Gallia, passaggio tipico dell'opera cesariana, l'attenzione si sposta poi sullo scontro con gli Elvezi, che vogliono imporre la propria egemonia sulla Gallia. Grazie all'aiuto degli edui, alleati dei romani, le velleità elvetiche cessano. Le popolazioni galliche chiedono aiuto a Cesare, ormai considerato come una sorta di eroe salvifico, contro l'invasore Ariovisto, che infine viene cacciato.
- Libro II, campagna contro i Belgi ed i loro alleati; la risonanza dei trionfi di Cesare riecheggia anche nel territorio dei Belgi, che decidono di preservare il proprio territorio da una possibile invasione dei Latini, dichiarando l'offensiva contro l'esercito romano. Durante la celebre battaglia di Axona, tuttavia, l'esercito belgico viene sbaragliato, e alla loro sconfitta seguono anche quelle degli alleati dei Belgi (Bellovaci e Ambiani). Particolarmente aspra è la battaglia contro i Nervi, che vengono sconfitti grazie all'intervento diretto dello stesso Cesare. Assoggettata ormai tutta la Gallia, il generale romano torna a Roma, accolto in un gioioso tripudio.
- Libro III, rivolta dei Veneti; Cesare affida ad un suo sottufficiale, Galba, il compito di aprire una via commerciale attraverso le Alpi, rendendola quanto più sicura possibile. La costruzione di tale via commerciale viene tuttavia sabotata. Nel frattempo Cesare guida un sopralluogo nell'Illiria. Seguirà uno scontro via mare con i Veneti, popolo abile nella navigazione. I sottoposti di Cesare dominano la ribellione nell'entroterra gallico, dove essa si è propagata.
- Libro IV, guado del Reno e prima campagna in Britannia; nel 55 a.C. i popoli germanici, persuasi dagli Svevi, già sconfitti da Cesare tre anni prima, spostano le proprie truppe nei pressi del Reno, minacciando la Gallia. Cesare si erge come protettore dei popoli gallici, rispondendo con durezza al primo attacco sferrato dai nuovi nemici, che vengono infine battuti. Cesare organizza in seguito una spedizione contro i Britanni, accusati di aver aiutato i Galli durante la ribellione. L'accoglienza riservata all'esercito romano è aspra, ma lo scontro si risolve in una riappacificazione voluta da Cesare stesso. In seguito a queste vittorie a Roma viene proclamata una supplicatio di venti giorni (ossia un periodo di pubblico ringraziamento agli dei).
- Libro V, seconda spedizione in Britannia e scontro con gli Eburoni; Cesare si prepara ad una seconda spedizione contro i Britanni. Prima di partire con la sua nuova flotta, dimostrando prudenza, lascia in Gallia tre legioni, così da attutire possibili ulteriori rivolte. Inoltre, con l'intento di scoraggiare le ostilità galliche, Cesare porta con sé tre ostaggi provenienti da famiglie nobili. Uno di questi ostaggi, Dumnorige, tenta di scatenare una ribellione, ma fallisce e viene giustiziato. I romani affrontano i Britanni con tenacia, sconfiggendoli infine presso il Tamigi. Ma le sfide non sono finite: al loro ritorno in Gallia, i soldati di Roma si ritrovano ad affrontare i rivoltosi Eburoni, la cui ribellione viene sedata grazie all'intervento diretto di Cesare.
- Libro VI, secondo guado del Reno; nuove ed aspre ribellioni esplodono in Gallia. Cesare rimpingua le file dell'esercito, arruolando forzatamente soldati nervi e menapi. Le rivolte vengono sedate, ma Cesare intende punire gli Svevi, che hanno istigato i popoli galli alla ribellione. Arrivato nel territorio germanico, Cesare è costretto alla ritirata, a causa di mancanza di approvvigionamento. Approfittando della ritirata, gli Svevi sferrano un pesante attacco all'accampamento di Aduataca. Solo l'intervento diretto di Cesare riesce a ristabilire l'equilibrio iniziale. A questo punto, il dux fa ritorno in Italia.
- Libro VII, scontro definitivo con i Galli e loro decisiva sconfitta; approfittando della lontananza di Cesare i carnuti organizzano una nuova ondata rivoltosa, ponendo a capo dei ribelli Vercingetorige, leader degli Arverni. Appresa la notizia, Cesare si precipita in Gallia. Lo scontro si fa feroce: i Galli bruciano i campi, sperando di ridurre l'esercito romano alla fame; i romani attaccano Gergovia, capitale degli Arverni, ma non riescono ad impadronirsene. Le truppe di Vercingetorige si barricano ad Alesia, città facilmente difendibile poiché posta su un colle. Accorrono in aiuto agli uomini di Vercingetorige altri popoli gallici, convocati dal capo degli Arverni. Nonostante l'inferiorità numerica i Romani sbaragliano i contingenti nemici. Dopo la battaglia ad Alesia, Vercingetorige viene portato in catene al cospetto di Cesare.
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Questo riassunto sul De bello Gallico di Cesare costituisce sicuramente un valido strumento che consente di conoscere l'opera in maniera più dettagliata e di conseguenza comprendere meglio la traduzione che andrete a fare. Qui trovate tutti i nostri speciali sul De bello Gallico ma sentitevi comunque liberi di contattarci nella sezione Commenti del sito per chiedere ulteriori spegazioni.
Foto tratta da Pixabay.com
Questo riassunto sul De bello Gallico di Cesare costituisce sicuramente un valido strumento che consente di conoscere l'opera in maniera più dettagliata e di conseguenza comprendere meglio la traduzione che andrete a fare. Qui trovate tutti i nostri speciali sul De bello Gallico ma sentitevi comunque liberi di contattarci nella sezione Commenti del sito per chiedere ulteriori spegazioni.
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