Ma come si scrive? "Addosso" o "a dosso"? Nel rispondere a questa domanda cercheremo di capire come mai si sono prodotte entrambe le forme, consultando anche vocabolari e dizionari dei secoli scorsi. In ultimo parleremo dell'ormai noto raddoppiamento fonosintattico, che porta a scrivere "addosso" invece di *adosso
Si scrive addosso o a dosso? In questo articolo spiegheremo un po' di cose perché è giusto che voi abbiate non solo la risposta bell'e pronta ma anche una spiegazione convincente che vi possa permettere di rispondere adeguatamente anche ad altri quesiti sulla nostra bella lingua. Durante il mio percorso universitario, tra laurea e Dottorato di Ricerca, se c'è una cosa che ho capito questa è che bisogna cercare una ragione a tutto, scavare fino in fondo a un problema e ricavare da una risposta che può sembrare banale e scontata informazioni preziose e utili per il futuro: in questo articolo vi accorgerete subito di cosa parlo.
Ovviamente in molti sanno che si scrive addosso e non *a dosso ma perché questa sicurezza? Lo troviamo scritto sul vocabolario, direbbe qualcuno, e in effetti è così: basta consultarne uno qualsiasi online per vedere che la sola forma registrata è addosso. Da cosa nasce però la forma *a dosso? E cosa può spingere chi scrive a credere che separare dosso da a sia giusto visto che dosso avrebbe tutt'altro significato?
Notate il condizionale avrebbe. Dosso infatti non ha solo il significato di sommità di un rilievo ma ha anche lo stesso significato di dorso: non per niente diciamo anche levarsi di dosso qualcosa. Avete visto dunque che quello che all'apparenza sembrava un errore assurdo è in realtà motivato dal fatto che dosso non ha un solo significato. Certo, magari non tutti si son fatti questa domanda e molti non sanno realmente come scrivere addosso a prescindere da questioni semantiche: è importante però considerare tutte le ipotesi e farsi domande che vanno oltre alla semplice risposta.
Dovreste considerare poi che fino a qualche secolo fa i dizionari registravano anche a dosso: prendete il vocabolario della Crusca alla sua quinta edizione (1863-1923) e troverete registrato a dosso con la forma dosso che è esito popolare di dorso (lat. DORSUM). Prendiamo poi sempre un dizionario ottocentesco, il Petrocchi, noto per avere una sezione dedicata alle parole ancora in uso e una dedicata a quelle in disuso (nell'Ottocento ovviamente): alla voce dòsso è registrato non solo il significato della parola (Lo stesso, e in molte locuzioni più com. che Dòrso), e si sottolinea che in molte locuzioni è più comune dosso di dorso; si trova anche scritto che per a dosso bisogna vedere la voce addosso: ciò significa insomma che già a Ottocento inoltrato la grafia non univerbata a dosso stava lasciando spazio a quella univerbata di addosso.
Un'ultima osservazione sul modo corretto di scrivere addosso: come mai se addosso deriva da a dosso si scrive non solo univerbato, dunque unito, ma anche con due d? La risposta è molto semplice: lo scritto si trova a riprodurre esattamente la pronuncia delle due parole e quindi se da una parte non può che esserci la forma univerbata (noi pronunciamo a e dosso come un unico suono) dall'altra dev'esserci per forza anche la registrazione delle due d perché, come abbiam detto in altri casi, alcune parole (come la preposizione a) rafforzano il suono della consonante con cui inizia la parola successiva (d di dosso in questo caso): trovate qui uno speciale su questo fenomeno, che si chiama raddoppiamento fonosintattico.
Ora non solo sapete se si scrive addosso o a dosso ma ne sapete anche il motivo, oltre ad aver fatto pure un po' di conoscenza con la storia della lingua italiana. Come al solito, dietro a ogni errore o tendenza si nasconde molto altro e ovviamente non potevate certo pensare che su Linkuaggio ci saremmo fermati a dirvi semplicemente come si scrive addosso invocando il castigo eterno per un tale dubbio.
Questa sezione dedicata a come imparare a scrivere correttamente vi tornerà molto utile: se poi avete ancora qualche perplessità ricordatevi della sezione Commenti oppure non esitate a contattarci su Facebook. Cercheremo di rispondervi velocemente!
Foto tratta da Pixabay.com
Ovviamente in molti sanno che si scrive addosso e non *a dosso ma perché questa sicurezza? Lo troviamo scritto sul vocabolario, direbbe qualcuno, e in effetti è così: basta consultarne uno qualsiasi online per vedere che la sola forma registrata è addosso. Da cosa nasce però la forma *a dosso? E cosa può spingere chi scrive a credere che separare dosso da a sia giusto visto che dosso avrebbe tutt'altro significato?
Notate il condizionale avrebbe. Dosso infatti non ha solo il significato di sommità di un rilievo ma ha anche lo stesso significato di dorso: non per niente diciamo anche levarsi di dosso qualcosa. Avete visto dunque che quello che all'apparenza sembrava un errore assurdo è in realtà motivato dal fatto che dosso non ha un solo significato. Certo, magari non tutti si son fatti questa domanda e molti non sanno realmente come scrivere addosso a prescindere da questioni semantiche: è importante però considerare tutte le ipotesi e farsi domande che vanno oltre alla semplice risposta.
Dovreste considerare poi che fino a qualche secolo fa i dizionari registravano anche a dosso: prendete il vocabolario della Crusca alla sua quinta edizione (1863-1923) e troverete registrato a dosso con la forma dosso che è esito popolare di dorso (lat. DORSUM). Prendiamo poi sempre un dizionario ottocentesco, il Petrocchi, noto per avere una sezione dedicata alle parole ancora in uso e una dedicata a quelle in disuso (nell'Ottocento ovviamente): alla voce dòsso è registrato non solo il significato della parola (Lo stesso, e in molte locuzioni più com. che Dòrso), e si sottolinea che in molte locuzioni è più comune dosso di dorso; si trova anche scritto che per a dosso bisogna vedere la voce addosso: ciò significa insomma che già a Ottocento inoltrato la grafia non univerbata a dosso stava lasciando spazio a quella univerbata di addosso.
Un'ultima osservazione sul modo corretto di scrivere addosso: come mai se addosso deriva da a dosso si scrive non solo univerbato, dunque unito, ma anche con due d? La risposta è molto semplice: lo scritto si trova a riprodurre esattamente la pronuncia delle due parole e quindi se da una parte non può che esserci la forma univerbata (noi pronunciamo a e dosso come un unico suono) dall'altra dev'esserci per forza anche la registrazione delle due d perché, come abbiam detto in altri casi, alcune parole (come la preposizione a) rafforzano il suono della consonante con cui inizia la parola successiva (d di dosso in questo caso): trovate qui uno speciale su questo fenomeno, che si chiama raddoppiamento fonosintattico.
Ora non solo sapete se si scrive addosso o a dosso ma ne sapete anche il motivo, oltre ad aver fatto pure un po' di conoscenza con la storia della lingua italiana. Come al solito, dietro a ogni errore o tendenza si nasconde molto altro e ovviamente non potevate certo pensare che su Linkuaggio ci saremmo fermati a dirvi semplicemente come si scrive addosso invocando il castigo eterno per un tale dubbio.
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